donatella finocchiaro si raccontaDonatella Finocchiaro si racconta (foto gentilmente concessa dal suo uff. Stampa) kosmomagazine.it

Donatella Finocchiaro sarà la madrina del Premio Atena Nike, che si terrà il 29 e 30 giugno e che vedrà la vittoria di numerosi attori.

Con alle spalle numerose esperienze in ambito televisivo e cinematografico, l’attrice si è raccontata ai microfoni di Kosmo Magazine e ha parlato del suo percorso artistico. Dagli inizi nel mondo del cinema alla sua collaborazione con il grande Toni Servillo, fino ad arrivare ai futuri progetti che la vedranno coinvolta nei prossimi mesi.


Sei un’affermata attrice del panorama cinematografico italiano, ma quando è nata questa fiammella per la recitazione?

La fiammella per la recitazione è nata quando ero all’Università e stavo studiando. Avevo bisogno di qualcosa che mi distraesse dalla noia dello studio di Giurisprudenza, e ho così fatto dei corsi di teatro. Spesso mi prendevano nei corsi come protagonista, e ho avuto diverse conferme. Credo che questo lavoro, senza le conferme, non si possa fare. Così come nella vita: in tutti i lavori abbiamo bisogno di conferme per fare bene il nostro lavoro.

donatella finocchiaro si racconta
Donatella Finocchiaro si racconta (foto gentilmente concessa dal suo uff. Stampa) kosmomagazine.it

Alle tue spalle hai diverse esperienze in ambito recitativo, come la tua presenza nel film La Stranezza. Com’è stato recitare a fianco del grande attore Toni Servillo?

L’incontro con Tony è stato magico. Prima della conoscenza, precedeva la stima assoluta per il suo lavoro come attore sia per il teatro che per il cinema. Mi ha colpito anche la simpatia; l’ho conosciuto come persona: la sua gentilezza, il suo garbo, il suo essere napoletano che lo impregna in tutti i pori della sua pelle, nel suo sguardo c’è tanto di quello. Tutto questo mi affascina. Purtroppo è stata tagliata una scena molto bella che era stata girata in un letto di ospedale.

Questo film è ambientato in Sicilia, che è anche la tua terra di origine. Quanto il tuo essere siciliana ha influito nella tua professione e nel tuo stile recitativo?

Ultimamente sto dicendo che il mio essere siciliana mi dà tanto come persona e come attrice. Nello stesso tempo, è un limite: in Italia pensano che se sei siciliana, devi fare i film siciliani. Credo però che un attore si debba forzare di saper fare altri dialetti, altrimenti la propria nazione diventa un limite. Questa impostazione è infatti un po’ un limite per noi attore; a volte non prendono in considerazione la possibilità che un attore possa fare altri dialetti, soprattutto per un’attrice donna.

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Donatella Finocchiaro si racconta (foto gentilmente concessa dal suo uff. Stampa) kosmomagazine.it

Sei stata nominata madrina del Premio Atena Nike, che si terrà il 29 e 30 giugno. Quali erano le tue aspettative iniziali in merito a questo evento?

Per me i Premi rappresentano sempre un momento di incontro e di scambio tra attori e registi. Lo faccio con tanto affetto e con la voglia di incontrare e di stare con i miei colleghi. E’ un momento di condivisione e di divertimento.

Ci sono progetti futuri in ballo? Puoi anticiparci qualcosa?

Ci sono diversi progetti futuri in ballo, però se ne dovrà scegliere uno a settembre. Vedremo, ancora non so niente. C’è l’uscita dei Leoni di Sicilia, la serie Disney diretta da Paola Genovese, e c’è il film di Berardo Carboni che si chiama Greta e le favole vere con Raoul Bova e Sabrina Impacciatore. Penso che questo esca a Natale, perché racconta una storia ispirata alle vicende di Greta Thunberg.

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