Ph. Pino Polesi

Davide De Marinis – affermato cantautore della musica italiana – ha scritto e composto, insieme ad Angelo Petruccetti, il brano Bom Bom per la Little Tony Family. La canzone – che vede la collaborazione di Cristiana Ciacci, la figlia di Little Tony -, riprende chiaramente l’iconico stile musicale del grande e compianto artista, che ha rappresentato davvero molto per il panorama artistico nazionale. Il singolo è un inno all’allegria e alla spensieratezza; è però soprattutto un invito a lasciarsi andare, a vivere, semplicemente a danzare.


Hai ricevuto numerosi riconoscimenti musicali, ma quando nasce la fiammella per la musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?

Mi sembra di poter dire con certezza che è accaduto quando ero bambino; mi ricordo che da piccolo sognavo di essere intervistato, di imparare a suonare la chitarra e credo che uno degli esempi che ho avuto sia stata mia nonna Anna di Pozzuoli. Lei suonava e cantava benissimo, da bambino andavo a casa sua. Avevo l’immagine di mia nonna che mi cantava le canzoni in napoletano. Intorno ai 7/8 anni, sono arrivato lì e ho detto a lei che stavo imparando anche io a suonare la chitarra. Da allora ho sempre studiato e, a 13/14 anni, ho iniziato a scrivere canzoni.

Parliamo del singolo Bom Bom che hai realizzato con la Little Tony Family: dove nasce l’idea per questo brano?

Più o meno l’anno scorso, ero sul divano di casa con la mia chitarra e, come spesso mi capita di mattina, ho iniziato ad annotare delle frasi melodiche. Quella mattina mi è venuta questa strofa, l’ho segnata e ho continuato a scrivere la canzone. Mi sembrava un rock anni 60: ho così pensato ai miei amici della Little Tony Family. Ho fatto ascoltare loro la canzone, e l’hanno subito apprezzata.

Questo è sicuramente un progetto molto importante, che ricorda anche il grande Little Tony. Cos’ha rappresentato per te la sua musica e cos’ha rappresentato per l’Italia?

Ha sicuramente rappresentato in Italia il rock in stile Elvis Presley. È il massimo esponente di questo genere. Sua figlia Cristiana mi ha riferito che aveva un’attenzione maniacale per il look e la cura del corpo; amava inoltre le macchine antiche come la cadillac. Aveva questo stile molto dance, che ha portato non solo sulla scena, ma anche nella vita. Ho due bellissimi ricordi legati a lui: 20 anni fa l’ho conosciuto. Eravamo nella hall di un hotel a Lamezia Terme ed entrambi avevamo appena terminato una serata. Lo vidi davanti alla reception, mi recai da lui e lui – anche se era un po’ stanco – ha fatto un bel sorriso e mi ha fatto un in bocca al lupo. A distanza di 20 anni, a Tale e Quale Show ho cantato Cuore e Matto e mi hanno vestito da Little Tony. Questa mi è sembrata subito una coincidenza.

Per la realizzazione di questo singolo, hai lavorato con Cristiana Ciacci e Angelo Petruccetti. Com’è nato il vostro incontro e com’è stata la vostra collaborazione?

L’incontro risale al periodo della pandemia, quando avevo scritto una canzone per uno scopo benefico: “Andrà tutto bene”. Ho così chiamato – con il mio manager – 70 artisti che hanno cantato con me questa canzone. Nel cast c’era anche Cristiana Ciacci: quello è stato il nostro primo contatto. Il secondo è invece stato un anno dopo, quando ho scritto il brano Wow per la Little Tony Family. Ho anche partecipato al loro videoclip e ho interpretato Fonzies. Con loro due mi trovo bene, e c’è una bella amicizia: sono persone semplici, simpatiche, alla mano.

Il tuo è uno stile artistico molto originale, ma dove nasce l’approccio per questo genere? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?

La scuola del cantautorato italiano è stata per me fondamentale. Da ragazzino ho ascoltato tutti i cantautori italiani: Lucio Dalla, De Gregori, Venditti, Vasco Rossi, Battisti. Credo di aver imparato e imitato un po’ da tutti. Crescendo ho iniziato a evidenziare la mia personalità; il mio modo di scrivere è basato soprattutto sull’istinto.

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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

I miei futuri progetti sono legati soprattutto a Bom Bom: noi tre ci teniamo tanto a fare delle belle serate. Non vedo l’ora di suonare con la Little Tony Family.

Intervista a cura di Stefania Meneghella

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