francesca tandoi intervista

Francesca Tandoi è una pianista, cantante, compositrice e band leader con alle spalle una carriera fatta di successi in tutto il mondo.

Definita come una vera e propria eccellenza del jazz italiani, l’artista è riuscita in pochissimi anni a portare la sua arte in tutto il mondo. Uno stile, il suo, che ha rappresentato sin da subito una vera e propria svolta e che non ha smesso di stupire ed emozionare migliaia di persone.

La Tandoi si è raccontata ai microfoni di Kosmo Magazine, parlando del Tour mondiale che le ha permesso di farsi conoscere in tutto il globo.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Ero molto piccola, sentì alla radio una musica per me magica che non sapevo da dove venisse. Portai questa radiolina a mia madre, e lei mi disse che si trattava del jazz. Pensai che da grande avrei voluto fare la pianista jazz, ed è stato così. È stata una scoperta autonoma, non ricordo cosa avevo ascoltato in quella occasione ma da lì ho iniziato a chiedere ai miei genitori di poter studiare il pianoforte. Questa cosa del jazz mi è sempre rimasta dentro, nonostante negli anni io abbia affrontato gli studi standard. Pian piano la vita mi ha portato a conoscere un sacco di persone e tutto è successo in modo del tutto spontaneo.

Da dove nasce invece il tuo approccio al jazz? Cosa ti ha spinto a perseguire questo genere musicale?

Quello che mi piace suonare è il frutto dei miei ascolti e della mia passione. Ho ascoltato cose diverse nella mia vita, e quello che ho amato di più ascoltare è ciò che mi ha dato sempre questa grande emozione. Ci sono stati dischi che mi sono rimasti più nel cuore e, per questo, tutto quello che ho ricevuto voglio restituirlo a modo mio. Il mio stile nasce da questo, dalla ricerca di un sound che mi appassiona.

Nel corso della tua carriera, hai partecipato con successo a numerosi eventi jazz internazionali e hai girato tutto il mondo con la tua musica. Quali sono le differenze che hai riscontrato tra il panorama musicale italiano e quello estero?

La comunità del jazz è un mondo un po’ a sé, ci accomuna tutti a prescindere dalla nazionalità. Chi si interessa al jazz è simile all’altro. Per la maggior parte delle volte il pubblico jazz è fatto di appassionati. A volte ci sono però persone, soprattutto nell’Est Europa, che sono più curiose. Da quello che ho potuto constatare, pian piano tutto il mondo si sta avvicinando sempre di più allo stile jazz.

francesca tandoi intervista
Intervista di Francesca Tandoi (foto gentilmente concessa dal suo uff. stampa) kosmomagazine.it

Secondo te, a che punto è la musica jazz femminile in Italia?

Sicuramente ci sono sempre più musiciste valide dato che, tradizionalmente, il jazz strumentale è sempre stato fatto da uomini. Adesso c’è invece una grandissima affluenza di donne strumentiste in questo ambito, e ne sono davvero molto felice. Siamo sempre di più.

Parliamo invece del nuovo album Bop Web: dove nasce l’idea per questo progetto?

Quest’anno ho registrato un po’ di jazz; mi trovavo con questo trio in tour e avevamo un giorno libero. Io avevo scritto dei nuovi pezzi, e abbiamo così pensato di andare in studio e registrare qualcosa. Riascoltando tutto dopo mesi, abbiamo pensato che fosse del buon materiale da pubblicare.

Qual è il significato di questo titolo?

L’album prende da un brano, che è quello di apertura, che è un “contract effet”. Ho scritto infatti una melodia su un brano pre-esistente “Be-bop”, che è anche lo stile musicale che è nato in quegli anni. Volevo trovare qualcosa che avesse a che fare con questo: inoltre, il contrabassista ha un canale Youtube che si chiama Bop Web. È un’associazione di parole che ho pensato fossero immediate.

Stai suonando in tutto il mondo con una tournée. Quali erano le tue aspettative a riguardo?

Da gennaio a marzo abbiamo fatto il giro in tutte le capitali europee e la reazione è stata molto positiva. È uno show di grande impatto, è piaciuto moltissimo e mi auguro che continui ad andare bene. C’è inoltre questo appuntamento importante, il Lincoln Centre di New York: ho ricevuto questo invito che è un sogno che diventa realtà. Sono molto emozionata

Futuri progetti?

Ho un progetto che mi piacerebbe realizzare: è un nuovo disco con tutti brani miei originali e diversi dal solito. Sarà una nuova avventura e un nuovo punto di vista musicale. Ci sarà inoltre la partecipazione di tanti musicisti; mi auguro di poterlo registrare presto.

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