Veronica Perseo – vincitrice dell’edizione 2019 di Tali e Quali con la meravigliosa imitazione di Lady Gaga in Shallow – torna sulla scena musicale con il singolo Amanti bastardi: un brano che raffigura in una prospettiva differente la concezione dell’amore. Si parla di un amore mai perfetto, e che diventa spesso un bagaglio di delusioni, impotenze, fragilità: un amore nel quale vittima e carnefice diventano complici di un gioco malsano. La Perseo ci porta dunque alla consapevolezza che esistono condizioni sentimentali non sane, a volte fin troppo trasparenti e spesso diverse da tutto.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?

Mia madre ascoltava tanta musica quando ero nella pancia, soprattutto Laura Pausini (la nostra cantante preferita). Sin da piccola ho infatti iniziato a cantare La solitudine, e da lì non ho più smesso di cantare. La conferma assoluta è stata sul palco di Tali e Quali; lì ho capito che quello sarebbe stato il mio sogno, il mio futuro e la mia missione.

Parliamo del tuo ultimo singolo Amanti bastardi: come nasce l’idea per questo brano?

L’idea nasce dall’esperienza che vivo, perché amo essere vera e condividere parte di me con gli ascoltatori. I brani hanno per me la funzione di guarire una ferita, cicatrizzarla e chiudere un cerchio. Questo singolo è stato quindi scritto per sentirmi meglio e per curare una ferita, ho lasciato che potessi metabolizzarlo e ho così scelto di condividerlo con gli altri. E’ tratto un’esperienza personale: ho voluto mostrare un punto di vista differente, una visione diversa e dire: “Tutti siamo stati in una situazione scomoda e ci siamo rimasti, nonostante sapessimo quanto ci facesse male“.

La canzone parla appunto di amore malsano. Cosa consiglieresti a coloro che stanno vivendo un amore del genere? Qual è il segreto per superarlo?

Mi sono trovata in due particolari condizioni: ho infatti vissuto un amore malsano e ho pensato “Devo scappare e chiudere tutto questo“. Spesso questo però non avviene perché ci piace; abbiamo tutti un lato malsano che ammiriamo. Ho così compreso che, quando mi sono detta: “Non me ne voglio andare“, era semplicemente perché non era il momento giusto per farlo. Ho così voluto giocare un po’ con lui, mi sono divertita, ma ad un certo punto ho capito di non aver più bisogno di questi giocattoli. Ed è questo che è stato un po’ il senso del brano.

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Nel videoclip ci sei tu con un cuore bianco tra le mani e delle spine. Qual è il messaggio che vuoi lasciare con questa immagine?

Il cuore bianco è un po’ il mio simbolo, mi piace che abbia a che fare con qualcosa di puro e profondo. Ho scelto il bianco perché c’è tanta purezza in tutti questi sentimenti veri. Il filo spinato rappresenta invece il filo rosso del destino che, con gli amanti bastardi, diventa un filo spinato. E’ un distinguere chi si ama e chi si ama in modo bastardo. Non esistono gli amori perfetti, esistono anche degli amori che sono situazioni scomode in cui si soffre, ci si tormenta, e sono quelli che ci lasciano il segno. Nel video ci sono quindi io che mi avvolgo il filo addosso – perché sto giocando – e pian piano lo tolgo. Ma c’è anche un’altra immagine di me, che racconta quello che mi è accaduto. Ho voluto inserire anche i ballerini, che sono legati per sempre da questo filo spinato. Sono bastardi – intesi come soli – e saranno distanti ma si apparterranno sempre.

Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Quest’estate mi dedicherò alla mia formazione, quindi a studio e creatività. Ci saranno sicuramente nuovi progetti imprevedibili; per il momento non ho dei piani.

Intervista a cura di Stefania Meneghella

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