Continua l’avventura televisiva per Stefano D’Onghia, che è presente nella seconda edizione di Cash or Trash – Chi offre di più. La casa d’aste più nota del piccolo schermo è infatti ritornata sul canale Nove e, al timone, c’è sempre il bravissimo Paolo Conticini. Gli oggetti saranno quest’anno preziosissimi e attireranno senz’altro l’occhio dei telespettatori.
D’Onghia lavora da sempre nell’ambito delle arti decorative, ma anche dell’antiquariato, degli orologi e del design. Il suo grande amore per il collezionismo si è trasformato in lavoro, e questo l’ha portato ad aprire e gestire un second hand shop a Cerea (Verona) con esposizione e compravendita di opere d’arte, antiquariato e curiosità.
Come ti sei avvicinato al mondo dell’arte? Cosa ti ha spinto ad intraprendere questo percorso?
Io nasco collezionista, grazie all’imprinting paterno (mio padre vendeva di tutto); ho iniziato così a collezionare di tutto iniziando dalle piccole cose, come per esempio le sorpresine nelle merendine. Poi nella vita e nelle varie professioni che ho intrapreso, sono sempre stato legato al collezionismo. È una passione che è nata da subito.
Sei un mercante d’arte e hai ogni giorno a che fare con oggetti e opere di valore. Secondo te, qual è il segreto per dare il giusto valore a un’opera?
Il segreto per dare il giusto valore ad un’opera è conoscere profondamente il mercato legato alle vendite, non solo il valore materiale dell’opera. L’esperienza è fondamentale per poter fissare un valore idoneo.
Sei ritornato in tv con ‘Cash or Trash – chi offre di più?’. Cosa deve aspettarsi il pubblico da questa nuova edizione del programma?
Questa sarà un’edizione bellissima, perché gli oggetti saranno molto più interessanti e curiosi rispetto al passato. Siamo molto più agguerriti e professionali, secondo me.
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Ci saranno delle novità quest’anno rispetto alla scorsa edizione?
Paolo è una persona straordinaria, molto umile. Si è aperto subito con me in modo molto umano, si è comportato come uno di noi; non è uno di quei vipponi che non ti mettono a tuo agio. Conticini è come se fosse la scuola di biliardo, lascia sempre lo spazio per altre mosse.
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Al timone del programma, c’è Paolo Conticini. Com’è lavorare con lui e cosa ti ha insegnato più di tutto?
Siate sempre curiosi. Deve guidarvi un’appassionante curiosità.
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Ci sono futuri progetti in corso? Puoi anticiparci qualcosa?
Ci sono diversi progetti nuovi, ma sono top secret! Ci sono tante idee su cui stiamo lavorando e che dobbiamo ancora strutturare.
Intervista a cura di Stefania Meneghella
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