Se consideri le colpeè un romanzo intimo, in cui si intrecciano storie personali e familiari, tra l’Italia e la Romania.

Racconta i viaggi di un figlio e di sua madre, due persone che, per tutta la vita o quasi, si sono dirette verso destinazioni diverse. Lorenzo, ormai uomo, ha preso un volo verso Bucarest per una triste ragione: sua madre, una figura controversa e spesso assente, si è spenta lì. Era emigrata per lavoro in seguito al crollo del blocco comunista, e aveva perso il rapporto con suo figlio una telefonata dopo l’altra. Quando era bambino, lo aveva nutrito di grandi promesse e parole materne, che però non colmarono mai il vuoto lasciato dall’assenza e dalla lontananza.

Proprio in Romania, Lorenzo guarda con i suoi stessi occhi i luoghi cari a sua madre, le persone che lei conosceva, la casa in cui abitava. Attraverso le parole degli altri e i dettagli nella sua abitazione cerca di farsi un’idea sull’identità e sulla vita della donna che lo ha messo al mondo. Il funerale e le vicende dei giorni in Romania si intrecciano con i ricordi di Lorenzo, con ciò che riecheggia dalla sua infanzia e dagli uomini che ha visto al fianco della madre nel corso degli anni.

È la storia di un figlio che arriva in un Paese straniero e che capisce che la cosa più estranea a lui in realtà è sua madre. E inizia a osservarla proprio nel momento in cui gli occhi di lei si sono chiusi per sempre. Perché lo fa? Per risanare una ferita? Per chiudere un capitolo? La risposta è a discrezione del lettore. Ciò che emoziona è lo stile con cui Bajani narra una vicenda così intima e dolorosa, creando empatia con il protagonista e lasciando una sensazione di tenerezza mista a incomprensione nei confronti della donna.

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“[…] la mia stanza che viaggio dopo viaggio diventava il mappamondo della tua assenza quotidiana.

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E Bajani?

È uno scrittore contemporaneo italiano, candidato tra le tante cose anche al Premio Strega 2021 con “Il libro delle case” (Feltrinelli). Un punto cruciale della sua vita e della sua formazione è stata l’amicizia con Antonio Tabucchi, destinatario del libro “Mi riconosci” (Feltrinelli, 2013). Ora vive a Houston ma continua a scrivere in italiano, a mio parere in modo non banale e ricercato. Vale la pena leggere ciò che produce e Se consideri le colpeè un ottimo primo appuntamento.

Recensione a cura di Marta Spadaro

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