Numa torna sulla scena musicale con il brano Tan Fuerte, che ha visto la collaborazione del chitarrista produttore Phil Palmer e di El Bandera (cantante e ballerino cubano molto amato nei Caraibi e in Sud America). Il singolo è dunque un invito ad amare più forte, e a lasciarsi trasportare da tutte le emozioni che la vita comporta. E’ un invito a vivere, e a non abbattersi dinnanzi ai mille ostacoli: la cantante ha per questo accettato di incontrarci e ci ha parlato dei suoi progetti tra presente e futuro.


Come nasce il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?

Quando ero bambina, davanti allo specchio sul lettone di mia nonna, con la mia spazzola preferita come microfono. Mio padre era un manager e discografico, mi portava a vedere i concerti di Raffaella Carrà che lui promuoveva dove rimanevo completamente incantata. Mi innamorai cosi subito della danza e del canto, poi a seguire della recitazione; cominciai a studiare queste discipline artistiche dall’età di 7 anni . Di li a poco, però, cominciarono anche i grattacapi durante la scuola dell’obbligo.In classe trascorrevo tutto il tempo a scrivere testi di canzoni, creare coreografie ed i miei primi spettacoli. Mi sentivo già molto diversa dai miei compagni. Lasciai molto presto gli studi convenzionali  per dedicarmi interamente al palcoscenico cominciando a ballare e a cantare professionalmente. E poi a scrivere le mie prime canzoni. Ho capito che sarebbe stata la mia strada, quando ho cominciato a parlare e a camminare. Sapevo e sentivo che lo spettacolo era e sarebbe stata tutta la mia vita per sempre. Artisti si nasce, non è una dote o una vocazione che puoi inventare a tavolino e non va confusa con il protagonismo e l’esibizionismo, né tantomeno con lo scimmiottare “l’artista famoso“ come vedo che molti  fanno ultimamente.

Parliamo del tuo nuovo singolo Tan Fuerte: dove nasce l’idea per questo brano?

Il brano è prodotto dal giovane e preparato Matteo Caretto e da me con la supervisione di Phil Palmer ed è accompagnato da un video frizzante dove colore e ballo sono protagonisti. Regia di Luca Bizzi. Nasce da una mia collaborazione musicale con Bryan Jimnz, anche lui talentoso compositore, arrangiatore e cantante colombiano. Si aggiunge alla squadra El Bandera, cantante, ballerino e musicista cubano che ho coinvolto per fare con me un Feat che lui stesso ha scritto ed interpretato. Ci siamo trovati meravigliosamente e la nostra creatività si è moltiplicata. Tan Fuerte vuol dire PIÙ FORTE. Con questo brano voglio incoraggiare tutti ad amare “più forte”, a vivere “più forte” ad emozionarsi “più forte”.Come dice il testo: “oltre il male e quel dolore c’e la forza dell’amore che non si arrende mai. La forza delle nostre passioni può farci svoltare la nostra intera esistenza.

Il tuo è uno stile molto originale, energico e frizzante. Cosa c’è dietro a tutto questo? Chi sono stati i tuoi maestri letterari?

Pratico buddismo da 25 anni ed insegno il Self Empowerment che vuol dire ricercare ed esprimere il nostro massimo potenziale, auto consapevolezza e auto realizzazione. Applico questo mio modo di vivere e di pensare anche al mio modo di fare musica e alla direzione artistica di progetti discografici per altri artisti, ed è così che vedo decollare tante belle carriere. Leggo Joe Dispenza, il maestro Buddista Daisaku Ikeda, Louise Hay (madre del pensiero positivo e dell’auto guarigione, metodo del quale sono insegnante internazionale certificata). Inoltre Gregg Braden, Wayne Dyre, Bruce Lipton e Bryan Weiss, maestro dell’ipnosi regressiva nelle vite passate.  

Per la creazione di questo singolo, hai collaborato con Phil Palmer ed El Bandera. Com’è avvenuto il vostro incontro e cosa ti hanno insegnato loro professionalmente parlando?

El Bandera ha rafforzato la mia capacità di improvvisazione nel ballo, mia grande passione, l’istinto artistico e l’entusiasmo, in sostanza l’amore incondizionato per questo lavoro. Con Phil Palmer adoro collaborare perché la sua immensa preparazione e precisione mi stimola a mantenere l’asticella della qualità molto alta.

Quale pensi che possa essere la reazione del pubblico nell’ascoltare questo bellissimo brano?

Mi auguro quello di scatenarsi e di lasciarsi andare alla voglia di sentirsi vivi. 

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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Un singolo in lingua italiana, suonato da fantastici musicisti internazionali, che lancerà un intero album. Sarà il mio grazie alla vita.

Intervista a cura di Stefania Meneghella

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