Credits: NASA/Cory Huston

Il mega razzo lunare Space Launch System (SLS) per la missione Artemis 1 della NASA, è ritornato sulla rampa di lancio 39B del Kennedy Space Center, a Cape Canaveral (Florida). Il 29 agosto 2022 dalle ore 08:33 EDT (le 14:33 in Italia), si aprirà la finestra di lancio del razzo più potente della storia: 110 metri di altezza e 2.500 tonnellate di peso (durante il lancio i motori produrranno una spinta di circa 4.000 tonnellate, il 15% più potente del razzo Saturn V, che portò l’uomo sulla Luna tra il 1969 e il 1972.

Il conto alla rovescia per il lancio della missione Artemis 1 inizia due giorni prima, cioè il 27 agosto alle ore 10:23 EDT (le 16:23 in Italia). Per seguire la diretta è possibile collegarsi con NASA TV (CLICCA Qui). Chi desidera collegarsi con la camera puntata sul razzo SLS 24 ore su 24, può (CLICCARE Qui).

Trailer della missione Artemis 1.
Credits: NASA/Producer: Lisa Allen, Barbara Zelon, Alysia Lee
Writer & Director: Paul Wizikowski

LA PRIMA MISSIONE ARTEMIS

Sulla sommità del mega razzo lunare SLS è situata la navicella spaziale Orion, nella quale vi sono dei manichini pieni di sensori. Questi ultimi capteranno i livelli di radiazione presenti durante il viaggio verso l’orbita lunare, affinché si possa conoscere il quantitativo di radiazioni che assorbiranno gli umani in futuro. Nelle successive missioni (Artemis 2 e Artemis 3) i manichini saranno sostituiti con i veri astronauti.

La missione Artemis 1, oltre a testare le nuove tecnologie del razzo e della navicella, invierà Orion verso l’orbita lunare alla velocità di 32.000 km/h (Orion si avvicinerà a soli 100 km dalla superficie lunare).

E non solo: nella missione Artemis 1 debutterà anche la nuova tecnologia Callisto, creata dalla Lockeed Martin, Amazon e Cisco. Callisto è una interfaccia uomo-macchina installata nella navicella Orion, con l’obiettivo di creare una comunicazione vocale tra gli astronauti e la navicella stessa; oppure tra i controllori di volo sulla Terra e la navicella.

Grazie a Callisto, l’equipaggio umano potrà accedere con facilità e rapidità alle informazioni sullo stato del volo, sulla telemetria, sull’orientamento del veicolo spaziale, sui livelli di approvvigionamento idrico o sullo stato della batteria. Questa tecnologia possiamo paragonarla all’assistente vocale “Alexa”. Nella missione Artemis 1, non essendoci gli astronauti, la tecnologia Callisto servirà per la comunicazione tra i controllori di volo sulla Terra e la navicella Orion.

Orion, nell’attuale missione, percorrerà circa 2 milioni di chilometri in 4/6 settimane, e si allontanerà dalla Terra di 450.000 km (la distanza Terra-Luna è di circa 400.000 km). La sua velocità di rientro sulla Terra sarà di 24.500 mph (Mach 32). In altre parole, Orion ritornerà verso la Terra alla velocità di 39.500 km/h.

Animazione del lancio del mega razzo lunare SLS, per la missione Artemis 1.
Credit: NASA
Animazione del viaggio della navicella Orion per la missione Artemis 1.
Credits: NASA Johnson Space Center /Space.com

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LE SUCCESSIVE MISSIONI ARTEMIS

Nel 2024 l’attuale missione Artemis 1 sarà ripetuta con Artemis 2, ma questa volta vi saranno i veri astronauti all’interno della navicella Orion. Il primo equipaggio umano Artemis, non solo arriverà in orbita lunare, ma si allontanerà di altri 60.000 km dalla Luna, battendo così un nuovo record dell’umanità: mai nessun essere umano sarà stato così lontano dalla Terra, addirittura a 460.000 km dalla propria casa.

Sempre nel 2024, ci sarà il primo lancio della prima Stazione Spaziale Lunare: il Lunar Gateway del programma Artemis. L’obiettivo è creare una stazione spaziale in orbita lunare, per permettere la discesa e l’ascesa di uomini e donne sui vari siti della superficie lunare.

Spiegazione del programma Lunar Gateway, nonché la prima stazione spaziale lunare.
Credit: Agenzia Spaziale Italiana (ASI)/NASA/SpaceX

Entro il 2028 (attualmente la NASA dice tra il 2025 e il 2028) partirà la missione Artemis 3, la quale porterà sulla superficie lunare la prima donna e il prossimo uomo, con l’obiettivo di creare una presenza umana costante e sostenibile nel tempo. Il fine ultimo delle missioni Artemis è accrescere l’esperienza, la tecnologia e l’indipendenza dalle risorse terrestri, affinché si possa fondare una colonia umana sulla Luna e su Marte.

Una curiosità: l’ultimo astronauta a camminare sulla Luna è stato Eugene Cernan dell’Apollo 17, il quale ha lasciato la superficie lunare il 14 dicembre 1972 alle ore 05:40 UT. Il suo compagno di missione, Harrison H. Schmitt, rientrò nel Modulo Lunare (LM) prima di lui, perciò Cernan è tuttora conosciuto come “l’ultimo uomo sulla Luna“.

In breve, la missione Artemis 3 partirà con il mega razzo lunare SLS della NASA, il quale porterà la navicella Orion verso la Stazione Spaziale Lunar Gateway in orbita lunare. Dopo l’attracco, gli astronauti usciranno dalla Orion ed entreranno nel Lunar Gateway, per dirigersi verso la gigantesca astronave Starship della SpaceX di Elon Musk (anch’essa attraccata al Gateway).

La Starship, un’astronave alta 50 metri (quasi come il Colosseo di Roma), si sgancerà dal Gateway e comincerà la discesa con gli astronauti a bordo verso la superficie lunare.

Illustrazione della Starship lunare atterrata sulla Luna, durante la missione Artemis 3. Possiamo notare gli astronauti dinanzi alla maestosa astronave alta 50 metri.
Credit: SpaceX

Attualmente la Starship della SpaceX è in fase di sviluppo. Prossimamente ci sarà un test molto importante: la Starship sarà montata su un super razzo alto 70 metri, chiamato Super Heavy (la Starship è alta 50 metri e il Super Heavy 70 metri; quindi insieme diventeranno un mega razzo di 120 metri). Ed è proprio questo razzo Super Heavy che porterà nello Spazio l’astronave Starship.

In seguito, dopo aver lasciato nello Spazio la Starship, il razzo Super Heavy tornerà indietro, atterrando nuovamente sulla Terra, per essere riutilizzato (come accade a tutti i razzi della SpaceX).

In questo video possiamo vedere l’animazione creata per spiegare una parte del programma Starship, il quale include le missioni sulla Luna, su Marte e in orbita terrestre.
Credit: SpaceX

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IL FUTURO DI SLS

Lo Space Launch System (SLS) della NASA è considerato un Mega Razzo “provvisorio”, quasi un ponte per le future missioni spaziali, soprattutto per gli alti costi che occorrono per ogni lancio.

Infatti, ogni lancio costerà circa 4 miliardi di dollari (circa 4 miliardi di euro), e potrà portare nello Spazio tra le 27 e le 46 tonnellate di carico.

Invece, la Starship della SpaceX di Elon Musk, assieme al suo razzo Super Heavy, avrà un costo di soli 2 milioni di dollari (circa 2 milioni di euro) per ogni lancio, e potrà portare nello Spazio circa 100 tonnellate di carico.

  • Cover image credits: Mega razzo lunare SLS della NASA. Credits: NASA/Cory Huston

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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