Francesco Faggi arriva sulla scena musicale italiana con il suo nuovo EP Molto di più: un progetto, questo, che racconta l’importante tema dell’amore visto dai suoi occhi. Dopo l’esperienza del Festival di Sanremo – a cui ha partecipato nel 2021 in qualità di producer di sua sorella Elena Faggi -, il musicista ci ha incontrati raccontandoci tutti i suoi progetti tra presente e futuro.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Ho sempre ascoltato molta musica in macchina, grazie anche ai miei genitori che mi facevano ascoltare molti dischi importanti come quelli dei Simply Red. Mi hanno poi portato a lezioni di pianoforte: con lui non è stato amore a prima vista, ma ho continuato a suonare finché non è diventato il mio strumento. Quando ero piccolo, la scintilla è però schioccata quando ho visto per la prima volta Michael Jackson in tv e sono rimasto affascinato da quello che faceva. Lui ha ispirato anche me nello studiare discipline correlate alla musica come la danza e la recitazione.
Una delle tue esperienze più belle è stata Sanremo 2021. Tua sorella Elena Faggi è infatti salita sul palco dell’Ariston per presentare un singolo da te prodotto. Cosa ti ha lasciato questa esperienza e cosa è cambiato da allora?
Questa esperienza è stata una delle più importanti, la più importante della mia vita. Mi ha lasciato tante cose, prima di tutto una maggiore consapevolezza del mio essere un producer. Il rapporto con mia sorella, personale e lavorativo, si è inoltre intensificato molto. Prima e durante Sanremo, è anche iniziata la conoscenza con il maestro Vessicchio che ha dato una spinta gigante alla mia crescita musicale.
Parliamo del tuo nuovo EP Molto di più: dove nasce l’idea per questo progetto?
Una delle canzoni è nata al liceo e tratta la fine di una storia d’amore. Ho preso ispirazione da una mia storia di vita personale, ma ho raccontato sentimenti ed emozioni che sono parte di tutti noi.
Come ti sei approcciato a questo stile musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Vengo da uno studio accademico, e ho avuto un percorso con tanti punti di riferimenti come i vari Maestri incontrati al conservatorio ma sopratutto me stesso. Credo che un musicista debba essere sempre curioso, e debba in primis essere il Maestro di sé stesso. Il mio genere è il pop, ma c’è molta contaminazione dello stile RnB.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Al momento non ho ancora qualcosa di importante da annunciare, se non che stiamo lavorando a nuove canzoni (io e mia sorella Elena). Vorremmo scrivere nuovi brani, pubblicarle ed esibirci con i live. E’ un periodo di work in progress per i futuri progetti.