EtereaEterea e il nuovo singolo Giura (kosmomagazine.it)

Eterea torna sulla scena musicale con il brano Giura, che ha realizzato insieme al rapper Nashley. Con alle spalle numerose esperienze nazionali e internazionali, l’artista si è raccontata parlando anche della sua collaborazione con Fausto Leali.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Ero veramente molto piccola, mi ricordo che ero una bambina a cui piacevano i cartoni animati e soprattutto le sigle. Cercavo di riprodurle e di cantarle. E’ nata lì la mia passione!

Parliamo del tuo nuovo singolo Giura: dove nasce l’idea per questo brano?

L’idea nasce da un’esperienza personale, da una relazione tossica che ho avuto in passato. Ho voluto esprimere ciò che pensavo attraverso la musica. Ho inoltre avuto la possibilità di collaborare con Nashley in concomitanza con il Premio Lunezia; quando ho cantato, lui mi ha infatti proposto di scrivere una piccola strofa per me.

Il brano è realizzato appunto in collaborazione con il rapper Nashley: com’è stato lavorare insieme?

Lavorare con lui è veramente semplice: è un ragazzo educato, di profonda disponibilità, giovane. Tratta qualsiasi argomento senza nessun problema, ed è veramente profondo quando parla.

Eterea e Nashley

Hai lavorato più volte anche con Fausto Leali: cosa ti ha insegnato lui professionalmente parlando?

E’ stata un’opportunità unica; il nostro incontro è avvenuto in Abruzzo. Sono andata in America a cantare con lui e ho interpretato la canzone Ti lascerò (la parte che un tempo aveva cantato Anna Oxa). E’ un grande artista e un grande professionista: mi ha sempre messo a mio agio, ed è stato super carino nei miei confronti. Di lui ho potuto apprezzare il fatto di come ci si approccia a un palco, ed è interessate apprendere come bisogna comportarsi su un palco estero.

Quali sono, secondo te, le maggiori differenze tra il panorama musicale italiano e quello americano?

La differenza sostanziale tra il nostro panorama e quello estero è che, all’estero, si sperimenta di più. C’è una popolazione multirazziale e c’è quindi la possibilità di interfacciarsi con più culture e più modi di vivere. In Italia siamo invece ancora un po’ indietro, ma quello che possiamo fare è cercare di apprendere più dall’estero.

Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Sicuramente nel futuro prossimo ho una canzone in cantiere. Ci sarà poi un EP che sarà molto particolare con tanti spunti e musicalità particolari. Spero di poter comunicare qualcosa di nuovo!

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