Dopo l’evento di Musica Contro le Mafie (di cui è stata finalista), Esdra torna sulla scena musicale con il nuovo singolo Finalmente è finita. Un brano, questo, che omaggia la fine del lockdown e anche del periodo buio che tutti noi abbiamo vissuto. La giovane cantautrice siciliana ce ne ha parlato in questa intervista, raccontandoci anche tutti i suoi sogni e progetti.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?

Il mio primo approccio è arrivato quando avevo dieci anni; ho iniziato a suonare alle scuole medie pianoforte (andavo all’indirizzo musicale). È nata lì la mia passione e anche la mia curiosità: con la musica ho sempre avuto un rapporto di amore, di interesse, ma mi ha anche intimorita come si è intimoriti da qualcosa di molto vasto. Sono sempre stata molto curiosa di capire le canzoni, gli artisti, le biografie, il cambiamento dei generi musicali. Ho così studiato musica fino al primo superiore, periodo in cui – a causa di esperienze negative – ho deciso di smettere di suonare. Ho ripreso perché con un amico facevamo cover; ho infatti ricominciato per gioco e ho poi iniziato a scrivere le mie prime canzoni. Ho capito che effettivamente funzionavano, alle persone piacevano e ritrovavano qualcosa di loro stessi dentro i miei testi. Ho così compreso che sarebbe stata quella la mia strada.

Parliamo del tuo nuovo singolo Finalmente è finita: dove nasce l’idea per questo brano?

Nasce dalla prima frase della canzone, ed è stata una sorta di cascata di riflessioni e introspezioni. Nasce durante il lockdown, e il titolo si riferisce proprio alla quarantena: nel testo descrivo la situazione che abbiamo vissuto un po’ tutti. Io ho personalmente sofferto di ‘sindrome della capanna’ che descriveva quella situazione in cui si era abituati a stare in casa e veniva l’ansia sociale ad uscire e ad incontrare le persone. Sono poi riuscita a superare questa paura, e per me è stato un click che mi ha svoltato la situazione. Prima trattenevo dentro di me una serie di emozioni negative ma, quando sono riuscita a tradurre tutto in musica, ho iniziato a condividere la mia musica con altre persone. Molti dicevano che era bella, ed è stato questo ad esorcizzare il mio malessere e a trasformare qualcosa che mi aveva fatto male in ciò che sarebbe stato invece utile.

La canzone parla di come sia importante ricominciare a credere nei propri sogni e a fare quello che si ama, dopo un periodo buio. Cosa consiglieresti a coloro che si trovano in questa condizione?

Consiglierei di fidarsi di loro stessi, e di chiudere gli occhi ma anche aprire il cuore, lo stomaco e aprirsi a quello che succede attorno a noi. Quando soffriamo molto, non ci accorgiamo di altre cose che accadono attorno a noi e non capiamo quello che ci sta capitando. Se non sei predisposto e non sei in ascolto, te lo perdi.

Come ti sei approcciata a questo genere? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?

Parto da uno stile di scrittura che è molto vicino a quelli che sono stati i miei ascolti di cantautorato italiano. Soprattutto negli ultimi anni mi sono approcciata a cose un po’ più sintetiche come suoni, strumenti, arrangiamenti. Ho inoltre ascoltato molta musica francese, funk, disco e – negli ultimi anni – anche quella prodotta in maniera sintetica e digitale. Per Finalmente è Finita, mi sono sicuramente ispirata al brano My Little Dark Age dei MGMT che ha fatto il botto su Tik Tok.

Dopo numerose esperienze musicali, stai per partecipare a Casa Sanremo 2023. Quali sono le tue aspettative e quali i tuoi sogni a riguardo?

Sono molto felice di rincontrare gli altri finalisti di Music for Change, un contest a sfondo sociale che si tiene in Calabria. Sono inoltre molto curiosa di vedere cosa succede in quella parentesi che diventa Sanremo quando c’è Sanremo. Mi hanno raccontato che c’è un traffico incredibile di artisti, attori, musica varia, manifestazioni. Una grande festa di cose bellissime, e io sarò come Alice nel Paese delle Meraviglie. Voglio andare, divertirmi, scoprire e raccogliere il più possibile.

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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

A metà novembre uscirà il brano che ho scritto durante la residenza artisti di Music for Change: si chiama Malasorte. Il mio tema era rigenerazione e futuro. L’altro mio obiettivo è invece quello di produrre un Ep da far uscire per il prossimo anno.

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