Silvia Tortora è deceduta questa notte in una clinica romana. Aveva solo 59 anni, ed era una scrittrice e giornalista.

Figlia del grande conduttore Enzo Tortora, aveva anche lavorato per ‘La storia siamo noi‘ (realizzando una serie di interviste) e a ‘Mixer‘ con Giovanni Minoli. Ha poi collaborato per il settimanale ‘Epoca‘ e ha pubblicato vari libri come ‘Cara Silvia‘ (nel quale ha raccolto alcune lettere che il papà scrisse quando era in carcere). E’ stata inoltre la conduttrice di ‘Big‘ insieme ad Annalisa Bruchi. Silvia ha sposato l’attore francese Philippe Leroy e, dalla loro storia d’amore, sono nati i due figli Philippe e Michelle. La sua dipartita ha sicuramente lasciato un vuoto indelebile nella storia della televisione italiana.

Il legame con il papà Enzo Tortora

Silvia Tortora ha voluto sin da subito seguire l’esempio di suo papà Enzo, anche lui famosissimo nel piccolo schermo italiano. Oltre ad aver arricchito la sua carriera di numerosissime esperienze televisive, è stata soprattutto in prima linea per la difesa di suo padre.

Quest’ultimo fu infatti condannato per associazione camorristica: Silvia e sua sorella Gaia hanno sempre lottato per allontanare Enzo Tortora da quelle accuse. La stessa ha anche realizzato il progetto cinematografico ‘Un uomo perbene‘ (di Maurizio Zaccaro), che è stato appunto dedicato alla figura del padre (vincitore del nastro d’argento al Festival di Taormina nel 1999). Trascorsi 30 anni dalla morte di Enzo, la figlia Silvia affermò: “Sono 30 anni di amarezza e di disgusto. Mi aspettavo una riforma del sistema giudiziario, invece non è accaduto“.

Articolo a cura di Stefania Meneghella

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