costantino seghi intervistaCostantino Seghi si racconta (foto gentilmente concessa dal suo uff.stampa / screenshot Rai Play) kosmomagazine.it

Costantino Seghi è il co-protagonista della serie tv Eppure Cadiamo Felici, diretta da Matteo Oleotto e trasmessa su Rai Play.

Originario di Firenze, è entrato nel mondo della recitazione dopo il liceo e da lì non è più andato via. Dopo aver intrapreso i primi studi di teatro, si è trasferito a Roma ed è stato preso alla Gian Maria Volonté in cui si sta attualmente ancora perfezionando. Nel 2021, il suo primo esordio avviene con il film L’Ombra del giorno di Giuseppe Piccioni. Il suo volto appare anche in 2 Win di Stefano Mortini, ma è proprio con la serie tv Eppure Cadiamo Felici che sta raggiungendo la piena popolarità.

L’attore si è così raccontato a Kosmo Magazine, e ha svelato qualcosa in più su di sé e sul proprio percorso artistico.


Come ti sei approcciato per la prima volta al mondo della recitazione? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Tutto è nato verso la fine del liceo, quando ho iniziato a domandarmi cosa avrei potuto fare. Questa domanda mi ha mandato molto in crisi. Vedevo amici di famiglia che avevano scelto un lavoro che non era la loro grande passione, e non volevo prendere anche io quella strada lì. Con il tempo ho però scoperto che recitare mi piaceva moltissimo, e che mi sarebbe piaciuto lavorare nel mondo del cinema. Grazie alla mia insegnante di italiano e latino, ho così capito che avrei dovuto iniziare a studiare recitazione.

Stai studiando all’Accademia d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté: cosa ti sta lasciando e ti sta insegnando questo percorso?

Mi sta lasciando tantissimo, e credo che sia stata la migliore scelta della mia vita. Grazie a questa scuola, mi sono trasferito a Roma, e questo ha significato un cambiamento radicale nella mia vita. Sono andato a vivere da solo e ho conosciuto persone bellissime, che mi hanno dato grandi insegnamenti e che mi stanno insegnando cose rivoluzionarie. Fino a questo momento, era frutto di quello che avevo recepito in maniera abbastanza singolare di questo mondo. Loro mi hanno dato tantissimi strumenti in più.

Ti stiamo vedendo nel piccolo schermo nella serie tv Eppure cadiamo felici: un progetto che è ispirato al romanzo di Enrico Galliano. Come sta reagendo il pubblico dinnanzi a questa storia? Come sono i riscontri?

Come numeri non ne so molto, sto leggendo qualche commento e ai ragazzi sta piacendo. Ricevo qualche messaggio sul mio Instagram di gente che apprezza.

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Costantino Seghi si racconta (foto gentilmente concessa dal suo uff.stampa) kosmomagazine.it

Tu interpreti il personaggio di Lo, un ragazzo misterioso che prova – riuscendoci – a conquistare la bella Gioia. C’è qualcosa di te in lui? Cosa ti ha insegnato questo ruolo più di tutto?

Siamo due persone molto diverse, è stata sicuramente una grande prova perché Lo è un personaggio tanto emotivo. È stata la mia prima vera prova attoriale: lui è un personaggio molto fragile e questo lo rende molto vulnerabile.

Lo nasconde un segreto che non ha rivelato a nessuno: l’unica certezza è però che è innamorato di Gioia. La sua storia è sicuramente molto difficile, come si può notare sin dalle prime puntate. Secondo te, l’amore riesce a salvare anche gli enigmi più difficili?

L’amore può aiutare: salvare mi sembra eccessivo secondo me. Gioia per Lo sarà l’inizio di un cambiamento, che poi dovrà affrontare da solo e personalmente. Il cambiamento può essere un incentivo, ed è un salvataggio finale.

Qual è secondo te il messaggio principale che questa serie vuole lasciare al pubblico?

Trasmette un messaggio soprattutto ai ragazzi, che si sentono soli e che non vedono nessuno. Non riescono a comprenderlo ma c’è qualcuno là fuori che, anche se non parlerà il loro stesso linguaggio, apprezzerà il loro linguaggio. Ci sarà sempre qualcuno per ognuno di noi.

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