19normal-people4-mediumSquareAt3X

 

Il mondo di serie tv e film è sempre ricco di contenuti nuovi, per chi come me ne è appassionato, è facile trovare qualcosa da poter guardare e che possa piacere. Quello che mi affascina di questo genere di programmi è in particolar modo la storia, ma anche l’interpretazione che viene data al racconto stesso, perché deve sapermi coinvolgere, e farmi quasi immedesimare in quello che viene narrato. Questo è quello che mi è successo con la serie “Normal people”. La serie è di origine irlandese ed è tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice Sally Rooney. Il tema fondamentale di questa serie è il rapporto complesso tra quelli che sono i due protagonisti: Connell e Marianne. Un legame quasi segnato e voluto dal destino; come due calamite i due protagonisti si attraggono e si desiderano, non riescono a fare a meno della presenza dell’altro nella propria vita, ma allo stesso tempo tante sono le difficoltà, le paure e i timori che affrontano all’interno dei vari episodi. Paure e difficoltà che sono quasi tangibili e leggibili per gli spettatori, che rivivono nelle situazioni e nelle parole dei protagonisti, esperienze che hanno già vissuto, sensazioni che hanno già sfiorato il loro animo. Timori che sono legati soprattutto all’età adolescenziale, quando il commento o il giudizio di un coetaneo può diventare un freno per quello che si vorrebbe essere realmente, o quello che si vorrebbe realmente vivere. Con il passare del tempo, però tutti crescono, e anche i personaggi di questa serie tv, nel corso della loro storia avranno modo non solo di crescere, ma anche imparare da quelli che sono stati gli errori del passato, avranno modo di comprendere quali sono i valori e le cose che la vita contano realmente, aldilà del giudizio altrui, mettendo al primo posto quella che è la propria felicità. Una felicità e un equilibrio che Connell e Marianne hanno saputo costruire piano piano, a piccoli passi, ma che hanno la certezza con la presenza reciproca nella vita dell’altro riusciranno a mantenere. Un’altra cosa che mi ha colpito, dopo l’interpretazione e il modo delicato in cui la storia viene narrata, è stata l’intensità dei dialoghi, capaci di suscitare sempre un’emozione molto profonda. Una serie “Normal people” che credo si possa adattare non solo ad adolescenti, che attraverso questi episodi possono crescere e magari apprendere o approfondire determinate dinamiche, ma anche persone più adulte che si possono immedesimare in quella che è una storia che permette di sognare ad occhi aperti, vivendo una storia che non farà mai distogliere lo sguardo da ciò che sta avvenendo. Una serie che reputo imperdibile ed unica nel suo genere.

Articolo realizzato da: Manuela Ratti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *