Cantautore

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Raige 6

La sua carriera è cominciata nel 1999, attraverso varie collaborazioni in diversi progetti, ma la svolta è arrivata nel 2003 quando, con il fratello Ensi e l’amico Rayden, ha fondato i OneMic. È proprio con questo gruppo che è uscita la sua prima pubblicazione, Sotto la cintura, prodotta da La Suite Records. Nel 2006 è uscito invece Tora-Ki, album realizzato in collaborazione con il produttore Zonta e prodotto nuovamente da La Suite Records.[1] In seguito all’uscita di quest’ultimo disco, è iniziata a circolare una voce secondo cui Raige avrebbe dovuto interrompere la propria carriera musicale per motivi personali: ciò è stato smentito dal rapper stesso in una strofa da lui cantata nel brano La Uannamaica, presente nell’album C.A.L.M.A. di Rayden. Nel 2008 Raige ha pubblicato il brano Hip Hope, reso disponibile per il download gratuito attraverso il proprio profilo Myspace, mentre nel marzo 2009 è stato pubblicato il suo secondo album in studio Zer06 – Zer08, a cui hanno collaborato oltre ad Ensi e Rayden anche il rapper Tormento e la cantante Gloria. Le produzioni sono state affidate in buona parte a Rayden, oltre che a Roofio, CubaClub, Big Joe, Tacash, James Cella, DJ Nais e DJ Squarta. Il 10 febbraio 2010 il rapper ha pubblicato per il download gratuito l’EP Zero9, successivamente incluso nella raccolta Zer06 – Zer09 del 2011. Il 2 maggio 2012 è uscito il terzo album in studio Addio, distribuito da The Saifam Group e promosso dal singolo omonimo e da Mille volte ancora.Il 3 febbraio 2014 il rapper ha firmato un contratto con la Warner Music Italy, con la quale ha pubblicato il quarto album in studio Buongiorno L.A. il 20 maggio dello stesso anno. Il 27 e il 30 giugno ha partecipato al Summer Festival con il singolo Ulisse, vincendo la terza puntata ed aggiudicandosi la finale, nella quale si è classificato al terzo posto. Il 9 dicembre dello stesso anno ha pubblicato il singolo Dimenticare (mai), in collaborazione con la cantante Annalisa. Nel giugno 2015 Raige ha preso parte alla terza edizione del Summer Festival presentando il singolo inedito Whisky, volto ad anticipare il suo quinto album in studio, le cui registrazioni sono state completate nell’autunno dello stesso anno. A distanza di circa un anno il rapper ha presentato il secondo singolo, Domani, seguito il 22 luglio dal videoclip del brano Dove finisce il cielo, pubblicato attraverso il canale YouTube della Warner Music Italy, e il 19 agosto dal singolo Il rumore che fa, inciso in duetto con Marco Masini. In concomitanza con la pubblicazione di quest’ultimo singolo, il rapper ha annunciato il suo quinto album in studio, Alex, uscito il 9 settembre. Nel febbraio 2017 ha partecipato al sessantasettesimo Festival di Sanremo con il singolo Togliamoci la voglia, inciso insieme alla cantante Giulia Luzi, ed inserito nella riedizione di Alex, denominata Sanremo Edition. E’ da poco uscito con un nuovo singolo, del quale ci racconta insieme a tutto ciò che il futuro gli riserverà.

Lasciamo la parola a Raige con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.


D: Come nasce la tua passione per la musica?
R:La musica è stata sempre importante per me, fin da bambino amavo ascoltare i dischi dei miei genitori e imparavo a memoria le canzoni dei cantautori italiani che loro ascoltavano.

D: Cosa ha rappresentato per te la musica prima di diventare famoso? Cosa rappresenta ora?

R:E’ stata la mia reale possibilità di trovare una valvola di sfogo per tutte quelle cose che faticavo a dire a parole. Per me è sempre stato più facile scriverlo nero su bianco, mi permetteva di essere sincero, diretto e onesto con tutti, ma sopratutto con me stesso. Ora è la stessa cosa, solo che è diventato il mio lavoro.

D: Quali sono i limiti o le paure che la musica ti ha aiutato ad affrontare?

R:Penso di averti risposto qui sopra.

D: C’è qualcosa che ti è più semplice esprimerlo attraverso la musica piuttosto che con le parole?

R:Sempre sopra (ride)! Però, ecco, se vogliamo essere più precisi mi riferisco a tutto quel genere di situazioni che mi mettevano con le spalle al muro. I primi amori, il rapporto con i miei genitori, la morte di uno dei miei migliori amici… questo genere di cose insomma.

D: Quali sono le canzoni che sono state la colonna sonora della tua vita?

R: Difficile citartene alcune, sarebbero troppe anche se decidessi di essere il più sintetico possibile! Per brevità ti cito gli artisti: Nas, Jay-Z, Eminem e Dr. Dre durante l’adolescenza, poi Drake, Jon Bellion, Pharrell e Justin Timberlake. Se penso all’Italia invece dovrei citarti Guccini, Roberto Vecchioni, etc.

D: Come pensi la tua musica sia cambiata nel corso degli anni?

R:E’ cresciuta con me. Da ragazzo sono diventato uomo e lei di conseguenza è maturata con me. Per un cantautore come me, che mette la sua vita nelle sue canzoni, è inevitabile ed è un cambio umano prima ancora che un cambio di suoni.

D: Raccontaci del tuo ultimo singolo intitolato “A un passo da te”. Cosa rappresenta per te?

R: Un brano che avevo nel cassetto da un pò, alcune canzoni hanno bisogno di tempo prima di essere date in pasto a chicchessia. “A un passo da te” l’ho scritta nel 2016, in riva al mare, in Salento. Racconta gli effetti di un amore che finisce, su un uomo e su chi, come una figlia per esempio, lo vive indirettamente attraverso le esperienze dei suoi genitori. Mi è stata ispirata dalla mia vita per la prima parte e dalla vita di una persona vicina a me per la seconda.

D: E’ in uscita un disco? Se si cosa si deve aspettare il pubblico dal punto di vista testuale e musicale?

R:Il disco uscirà il prossimo anno. Sarà il mio più bello.

D: Qual è un sogno o un obiettivo che vorresti realizzare?

R: Voglio comprarmi una RS6. Prima o poi ci riesco.

D: Quali sono i tuoi futuri progetti?

R: Ora devo finire alcuni testi che ho promesso in giro per amici e artisti vari, poi mi chiudo in studio per il mio disco. Se voglio farlo diventare il mio album più bello di sempre c’è molto da fare!


Ringraziamo Raige per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandogli di continuare a sorprenderci e sorprendersi.

Intervista realizzata da Manuela Ratti

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