Ph: Giovanna Spagnolo, Chiara Marseglia, Gaetano Creatore

Il 13 Aprile a Bari nel Bar Metropolitan, un conosciuto ritrovo per giovani della città, si è svolta una serata che ha visto protagonista la band 80s composta da: Antonello Ardone (voce e chitarre), Francesco Magnifico (tastiere e sintetizzatori), Francesco De Pasquale (basso), Romar Marseglia (batteria). Questa band mi ha molto colpito non solo per il suo repertorio che coinvolge non solo gli appassionati degli anni ’80, o chi magari è nato in quel periodo, ma anche chi quegli anni non li ha vissuti ma che attraverso la loro musica è incuriosito nel conoscerli e scoprirli maggiormente. La loro musica è pura energia, anche per il riadattamento personale delle canzoni di anni passati, che loro cercano di ricondurre ai nostri giorni, facendocele non solo riscoprire ma amare. Tra colonne sonore simbolo dell’epoca, canzoni di band che hanno lasciato un’impronta nella storia, tra canzoni romantiche ed energiche, gli 80s sono stati in grado di realizzare una splendida serata a suon di buona musica, che non lascia mai il ricordo di un passato, ma che allo stesso tempo lo supera, cercando di andare oltre la tradizione, cercando di dare a tutte le canzoni una nuova sfaccettature, con un look rimodernato. E’ sicuramente questo l’aspetto che ho maggiormente apprezzato, ho lasciato la serata con la voglia di scoprire le canzoni che a me non erano note tra quelle cantate, e credo che questo sia un potere davvero unico; non solo gli 80’s sono stati capaci di rendere una serata energica, ma hanno instillato la curiosità di avvicinarsi a nuovi mondi musicali e nuovi modi di vedere le cose. Si sa, la musica è condivisione, e attraverso tutte le loro note tra l’energico e il vintage, con richiami anche nel look dei vari componenti, traspare la loro grande passione per ciò che fanno, e io auguro loro di raggiungere traguardi sempre più importanti con una musica che può sembrare un semplice richiamo, ma così non è, è una vera e propria riscoperta. Ore completamente spensierate quelle trascorse al Metropolitan, dove era impossibile stare fermi, il coinvolgimento era tanto, ed è quello che l’ha resa una serata unica a ritmo di energia allo stato più puro.


Articolo realizzato da Manuela Ratti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *