Lo spettrogramma (a sinistra) mostra il più grande terremoto mai rilevato su Marte. A destra una foto scattata dal lander InSignt, in cui ci mostra la cupola del sismografo. Credits: NASA/JPL-Caltech/ETH Zurich (a sinistra); NASA/JPL-Caltech (a destra)

La NASA ha rilasciato gli ultimi aggiornamenti sulla missione InSight su Marte, attraverso una conferenza stampa tenutasi martedì 17 maggio 2022, alle ore 14:00 EDT (le 20:00 in Italia). Gli scienziati hanno dichiarato che la missione terminerà a fine 2022, a causa della polvere marziana che sta ricoprendo totalmente i pannelli solari.

Il lander InSight della NASA sta gradualmente perdendo potenza e si prevede che finirà le operazioni scientifiche entro la fine dell’estate, spegnendosi definitivamente entro dicembre 2022.

In questo video possiamo vedere gli ultimi aggiornamenti rilasciati dalla NASA il 17 maggio 2022.
Credits: NASA/JPL-Caltech

Il famoso lander, oltre ad aver rilevato più di 1300 eventi sismici, grazie ai quali è stato possibile misurare la profondità e la composizione della crosta, del mantello e del nucleo di Marte, ha registrato anche dati meteorologici inestimabili e studiato i resti dell’antico campo magnetico marziano.

Quando InSight è atterrato, i pannelli solari producevano circa 5.000 wattora ogni giorno marziano, o sol, abbastanza per alimentare un forno elettrico per un’ora e 40 minuti. Ora producono circa 500 wattora per sol, sufficienti per alimentare lo stesso forno elettrico per soli 10 minuti.

Foto scattata dal lander InSight su Marte. Possiamo vedere i pannelli solari ricoperti dalla polvere marziana.
Credits: NASA/JPL-Caltech

InSight MARS LANDER

InSight, atterrato su Marte il 26 novembre 2018, ha come obiettivo primario lo studio del sottosuolo marziano, attraverso un sismometro e una sonda termica.

Il veicolo spaziale, che ha una lunghezza di 6 metri e una larghezza di 1,56 metri, possiede un braccio robotico lungo 1,8 metri, utile a sollevare il sismometro e la HP3/sonda termica, dal ponte del lander alla superficie marziana.

Inoltre, InSight dispone di due telecamere (engineering cameras), collocate sul braccio robotico e sulla parte anteriore del lander, e di uno strumento chiamato “RISE, il quale traccia con precisione la posizione di InSight su Marte, per determinare l’oscillazione del polo nord del pianeta, mentre orbita attorno al Sole. Questo esperimento fornisce informazioni dettagliate sulle dimensioni, la composizione e le caratteristiche del nucleo di Marte ricco di ferro.

RISE funziona come uno specchio: riflette un segnale inviato al lander dalla Terra e rivela la posizione esatta del lander InSight, nonché la posizione di Marte nello Spazio, attraverso i cambiamenti nella frequenza del segnale, o meglio, attraverso il famoso “effetto Doppler”.

Grazie a queste informazioni, carpite durante la missione, gli scienziati possono capire quanto oscilla il pianeta nella sua orbita e, di conseguenza, determinare le dimensioni del nucleo marziano e se esso sia liquido o denso. Ad esempio, un uovo sodo gira più velocemente di un uovo crudo. Allo stesso modo, un pianeta che è liquido al suo interno oscillerà di più mentre ruota, rispetto a uno che è solido al suo interno.

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Il lander InSight ha fotografato una bellissima alba su Marte: il nostro Sole visto su un altro pianeta.
Credits: NASA/JPL-Caltech

LA SONDA TERMICA

Il pacchetto “Heat Flow and Physical Properties” (HP3) e la “Heat Flow Probe” (la sonda termica), realizzati dall’agenzia spaziale tedesca, sono stati progettati per scavare fino a quasi 5 metri di profondità, con l’obiettivo di studiare il calore proveniente dall’interno di Marte, per dedurre la temperatura interna del pianeta e determinare la formazione e l’evoluzione del pianeta.

Quando HP3 ha cominciato il martellamento, per far penetrare la sonda termica nel sottosuolo marziano, ha riscontrato un problema nell’avanzamento, causato dal terreno eccessivamente morbido, diverso dalle previsioni.

Lo strumento HP3, per scavare fino a 5 metri di profondità, ha bisogno di un terreno rigido, in grado di fornirgli l’attrito ideale per il “martellamento” e l’avanzamento, frenando il conseguente rinculo, che si crea proprio per il continuo martellamento.

Gli ingegneri hanno cercato di frenare il rinculo, attraverso l’utilizzo del braccio meccanico, il quale creava attrito premendo sulla sonda. Nonostante l’aiuto del braccio meccanico, la sonda termica è riuscita ad avanzare solo di 1-2 centimetri. I tentativi per salvare lo strumento HP3 sono terminati il 9 gennaio 2021.

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In questo video possiamo vedere il funzionamento dello strumento HP3 e della sonda termica.
Credits: NASA JPL/ DLR

IL SISMOGRAFO (SEIS)

Il lander InSight possiede un sismografo (SEIS), realizzato dall’agenzia spaziale francese, capace di captare le vibrazioni sismiche di Marte, causate da terremoti, da impatti di meteoriti o da eventi meteorologici (SEIS può ascoltare i tremori più piccoli di un atomo di idrogeno).

Attraverso l’ascolto dei terremoti marziani possiamo capire come è fatto internamente Marte: le onde sismiche cambiano a seconda del materiale che toccano. Ad esempio, sfruttando il suddetto sistema, gli scienziati hanno capito che l’area che va dal luogo dell’atterraggio di InSight, fino a 2.000 chilometri di distanza, è stata caratterizzata dal vulcanismo e dai continui terremoti circa 1-10 milioni di anni fa (è considerato geologicamente un evento recente).

In questo video possiamo ascoltare le vibrazioni causate dal vento di Marte, da un terremoto e dal braccio meccanico di InSight.
Credits: NASA/JPL-Caltech/CNES/IPGP/Imperial College London

IL PIU’ GRANDE TERREMOTO MAI OSSERVATO SU UN ALTRO PIANETA

Il lander InSight ha rilevato il più grande terremoto mai registrato su un altro pianeta: una scossa sismica di magnitudo 5, verificatasi il 4 maggio 2022. Il secondo terremoto più grande mai registrato su Marte è stato di magnitudo 4,2, rilevato il 25 agosto 2021.

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Soprattutto grazie ai circa 1300 eventi sismici, rilevati dallo sismografo dal 2018 ad oggi, gli scienziati hanno scoperto che la crosta sotto la superficie marziana, è leggermente più sottile del previsto: da 25 a 40 chilometri di spessore.

Il nucleo di Marte è fuso e considerevolmente più grande del previsto: ha un raggio di circa 1.800 chilometri. Esso potrebbe essere formato da elementi più leggeri, mescolati al ferro fuso. Ebbene, nonostante il pianeta si sia raffreddato nel corso dei miliardi di anni, il nucleo continua ad essere fuso.

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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