Marco Massa (kosmomagazine.it)Marco Massa (kosmomagazine.it)

Marco Massa torna sulla scena musicale con il nuovo singolo Boxeador, appartenente all’EP A voi che siete buoni. Un progetto, questo, che racconta l’importanza della riflessione e del silenzio e che porta – ancora una volta – a rendersi consapevoli di chi si è. Il cantante ce ne ha parlato in questa intervista.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

E’ nato molto presto; a 13 anni ho composto le mie prime canzoni. Il mio primo approccio viene infatti dalla mia famiglia, dato che mia madre è stata una cantante negli anni ’50: cantava jazz e le canzoni francesi. C’era sempre tanta bella musica in casa, e ho iniziato così ad ascoltare i primi dischi e in seguito i primi cantautori come Gino Paoli, Luigi Tenco fino ad arrivare a Pino Daniele e Lucio Dalla. Da lì ho iniziato a scrivere canzoni.

Parliamo del tuo nuovo singolo Boxeador e del tuo nuovo EP A voi che siete buoni: dove nasce l’idea per questo brano e per questo progetto?

Il senso di questo Ep è cogliere il lato di me, delle cose, del comportamento umano, dando importanza all’emotività e alla forza che abbiamo dentro di noi. I tre brani hanno un filo conduttore e rappresentano un percorso attraverso la fragilità perché parlo del problema della droga, indirettamente e attraverso una lettera a un amico esprimendogli i miei sentimenti e vedendolo in un momento molto difficile. Cerco di dirgli quello che penso; è un fatto vero ed è una cosa che ho vissuto. C’è molta riflessione e concentrazione su sé stessi: questo lo esprimo attraverso la canzone Calma, che io dedico al mondo giovanile. Ho un figlio di 21 anni che è anche lui un musicista, ed è un’esortazione alla calma e alla concentrazione. Boxeador è invece la conquista dell’equilibrio, la consapevolezza, la rivincita, il riscatto, la lucidità necessaria per un percorso artistico.

Marco Massa (kosmomagazine.it)
Marco Massa (kosmomagazine.it)

Il tuo album racconta appunto le varie tappe di vita che hai percorso, parlando anche di un’emotività che è nascosto dietro ogni comportamento. Cosa rappresentano per te le emozioni?

L’emotività fa parte del mio bagaglio da quando sono nato. Ogni cosa l’ho sempre vissuta in maniera forte, e ho poi dovuto dare un equilibrio a tutto questo perché bisogna dare un senso alle minime cose, bisogna stare molto attenti alle emotività, alle emozioni. Anche la razionalità è importante: c’è infatti sempre bisogno di equilibrio.

Qual è il consiglio che ti senti di dare ai giovani che stanno per approcciarsi per la prima volta al mondo musicale

Consiglio la concentrazione, ma consiglio anche di lottare e prendere in mano la propria vita. La società impone delle regole, e si è un po’ succubi dell’audience. E’ invece importante riflettere, e la canzone parla proprio di questo: apprendere la consapevolezza dei propri desideri e dei propri limiti, senza pensare alle competizioni che portano allo stravolgimento dei progetti interni. A prescindere da tutto, è fondamentale sapere chi sei.

Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

A breve uscirà il nuovo singolo Era maggio: parla delle contraddizioni famigliari, del bene e del male che c’è all’interno di tutte le famiglie. Parla di famiglia e della mia famiglia, di me stesso, di tutto quello che ho vissuto. A settembre uscirà invece il disco completo che avrà come titolo Davanti a un film.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *