Abbiamo incontrato Kenneth A. Farley, un geochimico della California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, California, USA. Farley è anche il Project Scientist per la missione Mars 2020 della NASA, la quale ha inviato il rover Perseverance e l’elicottero Ingenuity su Marte nel 2021. Il rover Perseverance è grande quanto un’automobile utilitaria, e ha una massa di 1025 kg. Per rivedere le fasi spettacolari e reali dell’atterraggio su Marte del 18 febbraio 2021, registrate dalle camere di bordo del rover e della sua capsula, clicca QUI.
Sei un Project Scientist della missione Mars 2020 della NASA, in cosa consiste il tuo lavoro? Come si riesce a studiare la geochimica e la geocronologia di Marte attraverso il rover Perseverance?
Durante lo sviluppo della missione Mars 2020 (2013-2020) ho lavorato con gli ingegneri del JPL, per assicurarmi che il rover in costruzione soddisfacesse le esigenze del team scientifico. Dopo l’atterraggio su Marte, ho guidato il Science Team, guidando e concentrando il processo decisionale scientifico e dando priorità alle nostre attività.
Il rover ha una serie di strumenti scientifici molto capaci, che producono dati a una velocità sorprendente. Stare al passo con tutto è una sfida! Abbiamo un grande Science Team che si concentra sull’interpretazione dei dati; questa non è la mia principale responsabilità! (A differenza di Curiosity, Perseverance non ha capacità per la geocronologia).
Fai anche parte della missione del rover Curiosity su Marte. Quali sono le scoperte più importanti, riguardanti la geologia e la geochimica di Marte, fatte dal rover Curiosity e dal rover Perseverance?
Non sono più nella missione Curiosity, e quindi non posso rispondere a domande sul rover Curiosity. Finora le scoperte più importanti fatte dal rover Perseverance sono: 1) la scoperta che le rocce sul fondo del cratere Jezero sono ignee piuttosto che sedimentarie, e questo suggerisce che Jezero potrebbe aver ospitato un lago di lava prima che ospitasse un lago d’acqua! 2) quelle rocce ignee sono state alterate dall’acqua, probabilmente acque sotterranee. Questo è importante, perché le acque sotterranee sono un ambiente potenzialmente abitabile e – con la prossima missione “Mars Sample Return“, che porterà sulla Terra i campioni marziani – potremmo trovare le prove di un ambiente abitabile o di una possibile vita passata (il rover, pur essendo estremamente avanzato, non può portare su Marte l’enorme attrezzatura terrestre, per scovare le prove di una presenza di vita microbica passata o presente; perciò è necessario portare quei campioni sulla Terra).
Il rover Perseverance, dopo aver ispezionato altri luoghi marziani, è giunto nel delta dell’antico fiume di Marte, proprio dove 3 miliardi di anni fa sfociava un fiume di acqua liquida, il quale alimentava un lago (oggi quel lago è il cratere Jezero). Perché è così importante prelevare campioni marziani dall’antico delta del fiume, per portarli sulla Terra con la prossima missione?
Le rocce depositate nell’antico lago (precisamente nella zona in cui si trova il delta dell’antico fiume), fanno parte di un ambiente potenzialmente abitabile per la vita microbica (passata o presente). Probabilmente è il luogo più “abitabile” che il rover Perseverance visiterà nella sua lunga missione. Poiché uno dei nostri obiettivi è raccogliere campioni da un tale ambiente, per cercare prove di una possibile antica vita marziana, consideriamo il delta un obiettivo chiave. Al di là della questione della vita, le rocce del delta forniranno probabilmente informazioni chiave su come fosse il clima di Marte quando il lago era presente. L’acqua superficiale è stata presente per molto tempo (molti milioni di anni?) o solo brevemente? Entrambe le domande possono essere risolte solo con le apparecchiature di un laboratorio sulla Terra.
Sei anche un esperto di geochimica terrestre. Confrontando la Terra e Marte, quali sono le differenze più importanti dei due pianeti? E quale potrebbe essere il loro futuro?
Quello che ho trovato profondamente diverso, è che gran parte della superficie di Marte ha un’età superiore a 3,5 miliardi di anni – e quindi, studiando le rocce di Marte puoi osservare i processi che si verificano quando un pianeta è giovane, o quando si trova agli inizi della propria storia. Sulla Terra è diverso, perché la tettonica a placche ha distrutto quasi tutte le rocce di quell’età. Durante il primo miliardo di anni sono successe molte cose, come ad esempio la formazione della prima crosta (la parte più superficiale e sottile di un pianeta) e, per quanto riguarda la Terra, abbiamo avuto anche l’origine della vita. In breve, Marte può raccontare storie che sono state completamente perse sulla Terra.
Per quanto riguarda il futuro, beh, è chiaro che Marte è passato da un pianeta con acqua superficiale liquida – almeno per un po’ di tempo – a un pianeta incredibilmente freddo e secco, su cui la vita in superficie è impossibile. Questo non è probabilmente il destino della Terra, ma fornisce un esempio tangibile che il clima può cambiare radicalmente un mondo. Il messaggio che Marte ci dà dovrebbe essere ascoltato da tutta l’umanità.
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