Janelle (kosmomagazine.it)Janelle (kosmomagazine.it)

Janelle torna sulla scena musicale nazionale con il brano Cheescake: un singolo, questo, che ha tutto il sapore dell’amore e della casa. L’artista ce ne ha parlato in questa intervista.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Il mio primo approccio alla musica l’ho avuto da bambina, ho sempre apprezzato la musica, in particolar modo quella di Michael Jackson già dall’età di 3 anni circa. A farmi capire che questa sarebbe stata la mia strada è stato mio papà, ma diciamo che ho un debole per l’arte in sè per sè, e sono sempre stata indirizzata verso questo mondo.

Parliamo del tuo nuovo singolo Janelle: dove nasce l’idea per questo brano?

L’idea di Cheesecake nasce durante la pandemia, momento in cui per forza di cose siamo dovuti rimanere a casa. Credo che quel periodo non sia stato solamente negativo, ma, almeno per quello che riguarda me, abbia tirato fuori davvero tante idee, tra cui questa. Idea che ho poi finito di sviluppare recentemente perché, si sa, qual è un producer che alla prima stesura del disco non abbia qualche elemento, chiuso il progetto non soddisfatto, per poi riaprirlo dopo un pò e trovarlo spettacolare?

Janelle (kosmomagazine.it)
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I protagonisti sono un ragazzo e una ragazza che si innamorano con il sapore di una cheesecake. Cosa hanno di speciale i dolci secondo te?

Sì, proprio così. Quando ho prodotto questo disco, ho pensato a qualcosa che potesse essere sulla bocca di tutti, e perché non una cheesecake? Un dolce light ma comunque di carattere, proprio come questa canzone, semplice ma esuberante. Io non ho un buon rapporto con i dolci, ma la cheesecake è una delle poche torte che amo, e secondo me i dolci sono quel tipo di cosa che possono svoltarti la giornata e soprattutto sono un mezzo di unione tra le persone: vuoi che a casa di qualcuno manchi un dolce per dessert? Non credo proprio! E galeotto fu anche nel mio disco, facendo innamorare la protagonista.

Come ti sei approcciata a questo genere musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?

Questo genere musicale è un genere secondo me che ci sta bene sempre, in qualsiasi periodo storico. L’house e la tech-house music sono sempre state la base della maggior parte dei dischi. Diciamo che mi ci sono avvicinata nel periodo in cui Fisher andava forte, ma uno dei maestri che per me è sopra di tutti è Bob Sinclar.

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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Progetti futuri… Beh sicuramente prossimo singolo, ma stavolta qualcosa dal sapore più internazionale. Remix, sicuramente altre serate e molto altro.

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