Ammasso globulare Ngc 6638, osservato dal telescopio Hubble. Credits: Esa/Hubble & Nasa, R. Cohen

Il telescopio spaziale Hubble, in orbita terrestre dal 1990, ha osservato l’ammasso globulare Ngc 6638 nella costellazione del Sagittario, regalandoci un cielo tempestato di stelle (tra le decine di migliaia e un milione di stelle).

L’immagine ci mostra il cuore di un ammasso globulare, pullulante di stelle brillanti a circa 30.000 anni luce dalla Terra (1 anno luce corrisponde a circa 9.460 miliardi di chilometri).

Per osservare e scaricare l’immagine in HD dell’ammasso globulare, è possibile visitare il sito ufficiale dell‘ESA dedicato al telescopio spaziale (Clicca QUI).

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Ammasso globulare Ngc 6638, osservato dal telescopio Hubble.
Credits: Esa/Hubble & Nasa, R. Cohen
Questo video rivisita alcune delle più grandi scoperte scientifiche di Hubble durante i suoi tre decenni di attività.
Credits: Directed by: Bethany Downer
Visual design and editing: Martin Kornmesser
Written by: Bethany Downer
Narration: Sara Mendes da Costa
Images & Videos: NASA, ESA, M.Kornmesser, L. Calçada, ESO, G. Bacon (STScI), theHubble Heritage Team (STScI/AURA)-ESA/Hubble Collaboration, and H. Bond (STScI and Pennsylvania State University), A. Feild (STScI), and A. Riess (STScI/JHU), D. Jewitt (UCLA), F. Summers, Z. Levay, J. DePasquale, L. Hustak, L. Frattare, M. Robberto (STScI), R. Hurt (Caltech/IPAC) Acknowledgement: R. Gendler, spaceengine.org.
Music: Johan B. Monell (www.johanmonell.com)
Web and technical support: Raquel Yumi Shida
Executive producer: Mariya Lyubenova

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Hubble, in orbita a circa 550 km dalla superficie terrestre, è in grado di individuare il tipo di stelle che costituiscono gli ammassi globulari, osservare come queste si evolvono nel tempo e studiare il ruolo della gravità di questi densi ammassi stellari.

Per acquisire i dati di questa immagine, il telescopio spaziale ha utilizzato due dei suoi strumenti scientifici più avanzati: la Wide Field Camera 3 (Wfc3) e la Advanced Camera for Surveys (Acs).

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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