Cantautore e musicista

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Giorgio Vanni


Oggi a parlare è la parte più nascosta dentro di noi, la parte che spesso preferiamo celare ma che a volte diventa quasi la protagonista di ciò che siamo: è la parte dei ricordi, di quando da bambini rincorrevamo sogni e, con lo sguardo rivolto a un futuro che non ci faceva paura, correvamo. Così forte da dividere in due l’aria, così forte da dividere in due il tempo.

Oggi a parlare è il bambino che è dentro di noi da sempre.

Quel bambino che, incantato dinnanzi la tv, si soffermava a guardare storie, a sperare momenti, e a sorridere, a ridere di quelle magie che credeva possibili. Quante realtà irreali incontrate, quanti momenti impossibili sognati! Tanti, troppi!

Per questo, oggi a parlare è quel bambino che era dentro quelle storie a lui così care e importanti. I cosiddetti “cartoni animati” sono, per il bambino che è dentro di noi, quasi una reliquia, una sfera di cristallo da conservare sempre, anche quando il tempo traccia le curve per una nuova esistenza, anche quando il miracolo di essere giovani sembra sbiadirsi per strada, anche quando la realtà viene trasformata dal bisogno di sopravvivere.

Il bambino che è dentro di noi perciò ha espresso un desiderio, oggi. Il desiderio di dare voce a quella voce che ascoltava quando, seduto sul divano alla ricerca di risposte, guardava la tv e le vedeva. Le vedeva lì; allora rideva.

Erano così tante le voci che quasi si confondevano i pensieri, ma oggi ne abbiamo incontrata una in particolare. Una voce che è quasi indelebile nella memoria dei bambini che sono dentro di noi, bambini che, oggi ragazzi o forse già uomini, continuano a cantarla e sentirla quando il tempo si ferma per un istante per poi ripartire.


giorgio-vanni-il-ricordo-e-cio-che-ascoltiamoLa voce da noi incontrata è quella di Giorgio Vanni, cantautore e musicista, divenuto celebre in particolare per aver interpretato splendidamente centinaia di sigle dei più celebri cartoni animati, impressi ancora oggi nella memoria nel bambino che è in noi.
Nel mondo della musica il suo nome gira da molti anni ed esattamente dal 1979, quando insieme a Paolo Costa e Claudio D’Onofrio ha dato vita al gruppo pop-rock Tomato. Nel 1982 vennero notati da Roberto Colombo, con cui producono il disco “The island of the sun” sotto lo pseudonimo “Iudy” che diventa subito uno dei brani più ballati in discoteca e trasmessi dalle stazioni radio; lavorano all’album Bandido di Miguel Bosè, poi con Den Harrow, Taffy e Ivan. Nel 1985 incidono finalmente il loro primo singolo: Tam Tam, con l’ex batterista dei Simple Minds, Mike Ogletree. Nel 1987 Giorgio Vanni scrive Lay down on me, pezzo di punta dell’album XXX di Miguel Bosè. Passano altri quattro anni prima che la band riesca a trovare una casa discografica che creda appieno nella sua musica, che è un miscuglio di pop inglese, musica black americana e melodie italiane. Nel 1991, dopo aver lavorato con artisti del calibro di Mango, Eugenio Finardi, Fabrizio De André, Roberto Vecchioni, Pierangelo Bertoli, Tazenda, Giorgio Vanni e i suoi pubblicano il loro primo album Tomato, prodotto da Mauro Paoluzzi e Angelo Carrara. Nel 1992 partecipano al Festival di Sanremo con il brano Sai cosa sento per te. Nel 1994 esce il suo primo album da solista, Grande cuore. Tappa molto importante della sua vita artistica è stato l’incontro con l’arrangiatore Max Longhi: assieme nel 1996 iniziano a dedicarsi a prodotti musicali televisivi (ad esempio Generazione X su Italia 1) e pubblicitari. Curano gli arrangiamenti di molte campagne pubblicitarie tra le quali ricordiamo: Always Coca Cola, i jingle della campagna Dietorelle, Q8, Brooklyn: utilissime esperienze professionali. Nel frattempo scrivono “Buone verità” per Laura Pausini, incisa nell’album “La mia risposta”. Altro incontro importante è quello con Alessandra Valeri Manera che dà loro molta fiducia e li incarica di fare alcune sigle per cartoni animati. La prima sigla di Giorgio e Max è Superman. Seguono poi tante altre sigle tra le quali ricordiamo L’incredibile Hulk, Rossana che ha cantato insieme a Cristina D’Avena, la trilogia di Dragon Ball, Pokémon, Yu-Gi-Oh!, Naruto, One Piece, Gundam Wing, Lucky Luke, I cavalieri dello zodiaco, Detective Conan, Keroro, Lupin III (la nuova sigla Hallo Lupin per le repliche della prima serie e i film), Diabolik, Holly & Benji forever, e ha cominciato a cantare dal 1998 affiancando così dal 2000 Cristina D’Avena.

Lasciamo la parola a Giorgio Vanni, augurandogli di continuare nel suo percorso fatto di ricerche e ricordi.


D: Quando e come ti avvicini alla musica?
R: Penso da quando sono nato. Mia madre cantava e mio padre era molto appassionato di musica ascoltando generi diversissimi; molto dipende però dalla mia personalità.

D: Durante la tua carriera hai avuto modo di sperimentare vari generi. Qual è quello a cui ti senti più affine?
R: Quello più dinamico, i generi che amo sono il reggae il funky, il soul e il black; all’inizio cantavo in inglese e avevo difficoltà ad apprezzare la musica italiana, ma poi sono riuscito ad adattare quello che mi piaceva con la musica italiana; grazie alle sigle, insieme a Max Longhi, posso dire di esserci riuscito e mi sono anche molto divertito.

D: Quale collaborazione effettuata durante il corso della tua carriera reputi più importante e perché?
R: Sicuramente la collaborazione con Max Longhi che dura nel tempo; ho conosciuto e collaborato con vari artisti come Cristiano De Andrè, Laura Pausini; ho conosciuto parecchie persone che mi hanno aiutato a crescere in questo percorso. Una personalità che mi ha colpito è stata quella di Miguel Bosè. Ho collaborato e sono stato conosciuto da importanti produttori come Roberto Colombo, Angelo Carrara e Mauro Paoluzzi; inoltre ho avuto l’onore di collaborare con Mango, un autore e cantante che ho sempre apprezzato. Per Eugenio Finardi ho scritto la musica di una canzone “Il vecchio sul ponte” ed è stato produttore del mio album “Grande cuore”. Anche Alessandra Valeri Manera è stata una collaborazione davvero molto importante, oltre a Cristina D’Avena con la quale ho effettuato vari progetti.

D: Che vantaggi ritrovi nella scrittura dei testi avendo sperimentato più stili?
R: Per quanto riguarda i testi ho iniziato da poco imparando da Alessandra Valeri Manera, un’importantissima autrice di testi. Fino a poco fa non scrivevo il testo completo della canzone; man mano ho iniziato a cimentarmi anche con il testo cercando sempre di migliorarmi, componendo melodie e cantando.

D: Hai incontrato dunque durante il corso della tua carriera Alessandra Valeri Manera che ti ha permesso di avvicinarti al mondo dei cartoni animati. Cosa ti ha colpito di questo mondo così diverso da quello della scena musicale riscontrabile in Italia?
R: Alessandra Valeri Manera ha cambiato la vita a me e a Max dandoci un’importante occasione. Ho imparato a conoscere questo mondo pian piano, ma con i ragazzi che sono cresciuti con le nostre sigle ci hanno permesso di creare delle vere e proprie canzoni pop; è un mondo specifico che comprende anche i cosplayers, appassionati di cartoni animati e personaggi, vedendo me e Cristina D’Avena come personaggi importantissimi. Una nostra grande fan ad esempio è Francesca Michielin, appassionata di tantissime serie.

D: A quali delle sigle da te cantate o scritte sei più affezionato? Perché?
R: Sono tantissime e svariate le sigle da noi realizzate; mi piace molto quella di “Conan”. Ci sono alcune che non sono molto conosciute, tra cui “Shin-chan”. In questo periodo, con la mia band, sto cantando spesso “Zoids”, una canzone molto bella. Poi ricordo anche il duetto con Cristina D’Avena “Dottor Slump e Arale”, che mi piace davvero tanto. Ci sono inoltre periodi in cui preferisco “Beyblade” anziché “Yu gi oh”; in questo periodo stiamo suonando molto “Lucky Luke” che è davvero molto bella. C’è anche “Diabolik”, la sigla più pop che abbiamo composto e mi piace moltissimo.

D: Qual è un progetto che vorresti concretizzare nel tuo bagaglio di esperienze lavorative?
R: Sto cercando di concretizzare un’esperienza insieme a Max sempre sui cartoni animati. Un progetto che abbiamo deciso di fare è stata la canzone di Pokemon Go e sempre più spettacoli.

D: Quali sono le lezioni che hai imparato e che vorresti trasmettere a chi come te vuole avvicinarsi al mondo della musica?
R: Il primo obiettivo è che la gente deve comprendere quello che si vuole dire, si può raggiungere una certa popolarità, ma il primo obiettivo deve essere la passione e suonare per sé stessi con la necessità di comunicare qualcosa lavorando in quest’ambiente. I talent aiutano molto nel senso della popolarità, ma il primo obiettivo deve essere quella di mostrare la propria passione.


Ringraziamo Giorgio Vanni, augurandogli di continuare nel suo percorso fatto di ricerche e ricordi.

Recensione a cura di Stefania Meneghella
Intervista realizzata da Manuela Ratti
Pubblicazione a cura di Roberta Giancaspro

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