Giancarlo Genise è il vocal coach ufficiale di supporto all’Eurovision Song Contest 2022 per tutti gli artisti in gara e ospiti presenti. Con alle spalle numerose collaborazioni con i diversi artisti big della canzone italiana e programmi tv, Genise è alla guida di Progetto Hoop. Si tratta del primo progetto di formazione artistica e discografica on demand online e offline. In attesa della Finale dell’Eurovision 2022 – che si terrà questa sera 14 maggio 2022 in diretta da Torino – l’artista ha raccontato la macchina organizzativa della manifestazione e alcune curiosità sul dietro le quinte.


Com’è avvenuto il tuo primo approccio al mondo della musica e del vocal coaching? Quando hai compreso che sarebbe stata la tua strada?

Mi sono ritrovato in questo percorso per necessità: dieci anni fa ebbi una paralisi facciale che paralizzò anche una parte delle corde vocali. Frequentavo tutti questi corsi musicali, e da lì ho capito che c’era tutto un mondo dietro la voce. Tutto iniziò grazie a Red Canzian dei Pooh; lui mi consigliò infatti di mettere a loro disposizione quello che avevo imparato. Da allora, non ho mai smesso.

Sei il vocal coach ufficiale dell’Eurovision Song Contest 2022. Come descriveresti questo grande evento musicale? Cosa sta rappresentando per te?

Quando me l’hanno proposto, ho accettato subito. La mia paura più grande era come riuscire a lavorare con diverse lingue: ognuno ha infatti un inglese fatto a modo proprio. Fortunatamente, noi italiani ci facciamo capire con i gesti e loro si fidano moltissimo di noi insegnanti, anche perché il bel canto nasce proprio in Italia. Loro l’hanno abbracciato alla grande, ci cercano sempre con lo sguardo. E’ un’esperienza bellissima, e ho notato molto la semplicità degli artisti stranieri a confronto di quelli italiani. Nei momenti di break, loro fanno ad esempio conversazione tra di loro, giocano, si confrontano. Mahmood e Blanco non li ho mai visti uscire dal camerino, se non per esibirsi nelle loro performances. Non stanno mai insieme agli altri artisti.

Ph. Marco Rimmaudo

Qual è il consiglio più importante che ti senti di dare agli artisti che stanno per calcare il palcoscenico dell’Eurovision durante la serata finale?

I consigli in qualità di vocal coach sono sempre gli stessi: cercare di bere tanta acqua, idratarsi, mangiare qualche mela, evitare caffè o alcool. Dico inoltre loro di divertirsi soprattutto: questa esperienza va vissuta come un gioco, e poi sarà il pubblico a decidere chi sarà il vincitore.

Stai lavorando con artisti di tutta Europa e di varie culture: stai notando delle differenze tra gli stili musicali di ciascun Paese?

Certo, ci sono anche differenze vocali tra i vari artisti. I grandi idoli planetari (come ad esempio Adele) lo hanno dimostrato più volte: c’è un suono locale diverso, e un differente approccio da parte mia all’adeguamento della tecnica in base alle conformità vocali che loro hanno.

L’Eurovision è sicuramente uno degli eventi più importanti dell’anno, ma cosa accade dietro le quinte? Cosa c’è dietro tutto questo?

Dietro c’è sicuramente una macchina straorganizzata; io ho ad esempio lavorato anche con Sanremo e non ho mai visto un’organizzazione del genere. Noi insegnanti abbiamo il tracciamento dell’artista, oltre che una scheda orario molto precisa. Tutto è incastrato perfettamente. C’è inoltre una parte disciplinare che è ancora più avanti. E’ qualcosa di straordinario.

Ph. Marco Rimmaudo

Cosa ti senti di dire a Mahmood e Blanco, che rappresenteranno quest’anno l’Italia?

Direi loro di divertirsi, è la cosa più importante. Da quello che ho visto ieri sera, ci saranno esibizioni bellissime. I cantanti hanno messo il turbo e hanno sperimentato cose nuove. C’è molta voglia di vincere l’Eurovision.

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Dopo l’Eurovision, quali saranno i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Continuerò a seguire il Progetto Hoop, il mio progetto di formazione discografica che ha più di 100 sedi in tutta Italia. Non posso anticipare quello che verrà in seguire, probabilmente ci sarà qualche programma televisivo.

Intervista a cura di Stefania Meneghella

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