Da oggi, giovedì 5 maggio, sono disponibili in digitale “TATUAGGIO” e “URAGANO” (https://bit.ly/3KWFlYl), i nuovi brani del cantautore torinese EUGENIO RODONDI. Queste due tracce rappresentano il manifesto della provocazione gentile di cui l’artista si fa voce.
“Cosa succederebbe se pubblicassi le mie canzoni e non fossi io a cantarle?”:Eugenio Rodondi prova a dare risposta a questo quesito, pubblicando due tracce in cui non compare, se non in veste d’autore.
“Tatuaggio” e “Uragano” sono le due nuove canzoni di Eugenio Rodondi, scritte e musicate a quattro mani con Francesco Moroni Spidalieri, creativo e parte del collettivo DEWREC, che assieme a Cali Low ne ha curato la produzione.
Lo scopo di questa rivoluzione gentile messa in atto da Eugenio Rodondi è quello di giocare con il concetto ormai troppo inflazionato di ego, optando per un’elisione quando questo rischia di rappresentare un freno per i processi creativi, produttivi e collettivi.
Questa iniziativa rappresenta un gesto di ribellione nei confronti della dipendenza performativa e del sottile piacere narcisista che si prova riascoltando la propria voce che parla, spiega, persino canta.
«Il fatto per me importante è che quelle parole vengano cantate, non che a cantarle sia io – afferma Eugenio Rodondi – Scrivo pensando alla fantasia di chi ascolterà, non al suono della mia voce»
Il brano “Tatuaggio” è infatti interpretato dalla sublime voce di Rossana De Pace, giovane cantautrice pugliese che ha fatto sua questa canzone che rappresenta il primo tassello del lungo cammino di questa delicata rivoluzione ideata da Rodondi.
«È l’epoca della performance, di risultati da conseguire, di muscoli da mostrare. Chi non ha niente da esibire si sente indietro, e l’introspezione (che non si vede) rischia di essere vista come fragilità –racconta Eugenio Rodondi a proposito del brano “Tatuaggio”– Il mio auspicio è di allenare la nostra solitudine e la nostra unicità in un costante dialogo col mondo esterno, tendendo ad ottenere una società composta da una moltitudine di persone consapevolmente diverse, piuttosto che un fittizio agglomerato di individui soli e somiglianti»
La traccia “Uragano” è stata realizzata grazie al raffinato apporto di Bianca Lombardo, musicista anche lei torinese che ha prestato la sua voce al cantautore per realizzare una versione intima e malinconica di questo brano dalle atmosfere nostalgiche, figlio della penna di Eugenio Rodondi.
«È un canto notturno in cui la veglia, poco prima di trasformarsi in sonno, viene attraversata da pensieri che si accendono e si spengono più o meno rapidamente. Come le scintille o come le stelle – dichiara Rodondi su “Uragano” – Solamente di fronte al paragone tra il nostro universo introspettivo e quello fisico, prendiamo consapevolezza del fatto che i nostri ricordi e le nostre esistenze siano fatte per essere dimenticate»
(Comunicato Stampa di Parole & Dintorni)