Cura (kosmomagazine.it)Cura (kosmomagazine.it)

Cura torna sulla scena musicale con il nuovo brano MareBuio: un singolo, questo, che nasce da un dolore ma che trasmette tutta la profondità del mare, specialmente quando è buio e non si vede. La cantante ce ne ha parlato in questa intervista.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Sono cresciuta in una famiglia di musicisti. I miei genitori hanno sempre spronato me e i miei fratelli a coltivare i nostri talenti, non ho mai avuto dubbi sul canto. Ero davvero piccola. Crescere in un contesto così non sempre però ti fa capire se quello che ti circonda è davvero quello che vuoi. Per questo durante la mia adolescenza ho messo in dubbio tutto, sono nate tante insicurezze per la musica. Ho capito che questa sarebbe stata veramente la mia strada durante il secondo anno di conservatorio.

Hai avuto già molte esperienze musicali. Ad esempio hai partecipato a Tali e Quali Show e sei stata corista di Karima e Ditonellapiaga. Cosa ti hanno lasciato più di tutto questi momenti e qual è l’insegnamento più grande che hai ricevuto?

La musica mi ha sempre fatto fare le migliori esperienze della vita. Sono stati tre momenti completamente diversi che mi hanno lasciato insegnamenti diversi. Ho sempre amato gli arrangiamenti corali e quando ho fatto la corista per Karima, a 18 anni ho imparato tutto il repertorio in un pomeriggio per la gioia ma allo stesso tempo avevo troppa paura di mettermi in gioco. Quando ho scritto Quelli per Dito, invece, avevo già iniziato a viaggiare tra Milano e Roma per registrare i brani del mio Ep. Avevo chiaro davanti a me il percorso che volevo intraprendere e quello che sognavo di raggiungere. Quell’esperienza mi ha insegnato a capire che aldilà della cantautrice, sarebbe stato bellissimo anche avere un futuro da arrangiatrice, e perché no, direttrice di un coro, del mio! Prima lo vedevo come un piano B, e una dote che non dovevano conoscere in troppi per non confondere il mio sogno; adesso come un’ennesima cosa che ho imparato a fare, attraverso tanti sacrifici, che mi fa divertire e liberare creativamente.

Cura (kosmomagazine.it)
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Tali e Quali, arrivato in un lampo, attraverso un messaggio in direct su Instagram dalla Rai. Tutti quei video con contenuti musicali che avevo caricato quell’anno erano serviti a farmi conoscere, e sono sicura che è stato anche grazie alla costanza e alla voglia di volere di più. Quando cominci a credere in te stesso, cambiano le cose intorno a te e quelle belle, finalmente arrivano. Li ho imparato a conoscere i lati più esplosivi, e a sentire l’adrenalina fino ad ogni cm del corpo. Le mie emozioni non mi hanno fatta perdere in me stessa, ma buttare completamente e farmi dimenticare dove fossi. Mi sono tanto divertita.

Parliamo del tuo nuovo singolo MareBuio: dove nasce l’idea per questo brano?

Nasce dal dolore. Spesso le cose nascono anche da li. Ho fatto un bagno dentro la vasca fissando per tre ore il mappamondo. L’avevo appoggiato sul bordo per cercare risposte improbabili. Sono stata lasciata io, è vero, ma quella sera compresi quanto fosse indispensabile aprire gli occhi e cominciare a guardare la realtà dei fatti per imparare ad allontanarmi da quel dolore. Avevo bisogno di guardare una cosa che mi ricollegasse a lui. Ecco perché  il mappamondo, era un suo regalo. Ho immaginato il mare di questo mappamondo completamente nero, di notte. Ero esattamente li. 

Si parla del mare quando non c’è luce, e mi viene in mente una sensazione di paura (quasi di terrore) nel pensare a questa immagine. Cosa rappresenta per te il mare?

Esattamente questa paura che descrivi. Non esisteva paragone piu’ azzeccato per quella sensazione di abbandono che ho provato quando ero sola. Quella di cui parlo nel brano però, è la sensazione, non l’elemento in sé del mare. Il mare, per me, è la cosa che rimane, in qualsiasi momento della giornata, o mese, uno degli elementi più belli del mondo. Anche quando fa paura. 

Cura (kosmomagazine.it)
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Come ti sei approcciata a questo genere musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?

Ascolto tutta la musica, di ogni genere, da quando sono piccola. Ho sempre amato tutta la musica; non saprei farti una selezione, sono tantissimi. Posso dirti chi ho ascoltato oggi a ripetizione, mentre sistemavo casa, I Coldplay e Mina. Domani potrebbe essere qualcosa di completamente opposto

Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Posso solo dire, che questo ragazzo, ovviamente e’ tornato, per poi riandarsene. E che fai, non la scrivi un’altra canzone di getto? Ci risentiamo a fine Maggio.

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