Chino Seleção e Lenoire tornano sulla scena musicale e – stavolta in coppia – danno vita a un brano che contiene la freschezza dell’estate. ‘Miele e sangria‘ parla di spensieratezza, libertà, passione, amore e tutto quello che si allontana dal buio. Il loro nuovo singolo è luce che – in questo periodo cupo e timoroso – rappresenta un vero toccasana per gli amanti del divertimento. I due artisti hanno così accettato di incontrarci e ci hanno parlato del loro incontro, ma soprattutto delle loro musiche che si sono unite in una sola.


Com’è nato il vostro primo incontro e la vostra collaborazione? Quando avete pensato che avreste potuto creare un brano insieme?

Ci siamo sentiti spesso soprattutto durante la parte finale del Covid. Si era ormai diffuso l’uso dei gruppi sul raggaeton, c’era molto più interscambio sui social. Io (Chino n.d.r.) avevo notato Lenoir dopo alcune uscite che aveva fatto: avevo trovato interessanti soprattutto le ultime. Ho infatti subito notato la sua identità molto marcata su questo suono latino; io avevo iniziato a scrivere la prima parte della canzone e mi sono rivisto nelle sue sonorità. Ci siamo conosciuti qualche tempo dopo e abbiamo così creato la canzone. E’ nato tutto in modo spontaneo.

Parliamo del vostro singolo Miele e sangria: dove nasce l’idea per questo brano?

L’idea è nata proprio nel periodo di questa grande chiusura. A causa dell’essere distanti e della mancanza di rapporti, è cresciuto sempre di più il desiderio di fare qualcosa che possa unire e portare la gente a ballare. Abbiamo voluto inserire soprattutto questo forte senso di passione, unione, la voglia di anticipare l’estate.

Parlate appunto dell’estate e della spensieratezza che porta questa stagione. In questo periodo storico in cui stiamo vivendo (fatto di pandemia e guerra), secondo voi quanto la musica può salvare la vita di ciascuno di noi?

Pensiamo che la musica in generale sia sempre un sinonimo di salvezza; in questo periodo soprattutto la musica può portare a sollevarti almeno un po’ l’umore, soprattutto la musica latina. Porta un’anima più serena nel corpo, un senso di freschezza ed è quello che tutti noi desideriamo.

Il brano ha uno stile molto originale e dai ritmi latino-americani. Cosa c’è dietro la costruzione del vostro stile? Chi sono stati i vostri maestri musicali?

Chino: E’ stato un percorso che si è sviluppato nel tempo. La musica latina ha canoni ben precisi che si ripetono, ma è un processo personale che vuole esprimere e trasmettere delle emozioni. La tipologia di approccio è diversa rispetto al rap o al rock: sono sempre stato un amante della musica latina, e credo che la difficoltà stia proprio nel renderla semplice. Rendere concetti intensi, semplici e di facile comprensione. La gente ha bisogno di sognare, di lasciarsi trasportare, di trasmettere questo senso di veridicità. Ha bisogno di non prendersi troppo sul serio.

Lenoire: Penso che ogni artista abbia un percorso diverso, che lo rende però unico. Noi abbiamo avuto un incontro con la musica latina. Io ho sempre fatto altro (come la musica pop o punk rock); mi ha però colpito questo genere e me ne sono letteralmente innamorata.

Come sta procedendo la promozione del singolo?

Stiamo cercando di articolare una promozione a più livelli, ma siamo nella fase iniziale. Abbiamo cercato di interagire con diverse realtà che trattano di musica, stiamo cercando di coinvolgere il nostro pubblico. Stiamo provando a supportare tramite canali social e tramite il web. Stiamo così aspettando di ripartire bene con concerti e di organizzare delle serate.

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Quali sono i vostri futuri progetti? Pensate che possa esserci un’ulteriore collaborazione tra di voi?

Lenoire: Reputo Chino uno degli artisti più qualificati, è una persona che ti sorprende sia scrivendo che cantante. Se avessi questa opportunità, sarei felice. Nel frattempo, questa estate faremo tante serate insieme e viaggeremo con la musica.

Intervista a cura di Stefania Meneghella

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