Alexander NemchinAlexander Nemchin - kosmomagazine.it

Abbiamo incontrato Alexander Nemchin, professore di geologia applicata al Space Science and Technology Center (SSTC) della Curtin University, a Bentley, Perth (Australia). Nemchin è l’autore principale della ricerca eseguita sui campioni lunari, portati sulla Terra dalle missioni umane Apollo della NASA (tra il 1969 e il 1972), e dalla missione robotica cinese Chang’e-5 (nel 2020). L’articolo completo sulla ricerca è stato pubblicato su Science Advances (per leggerlo clicca qui).


La missione lunare cinese Chang’e-5 ha portato alcuni campioni lunari sulla Terra, e voi siete riusciti a trovare microscopiche perle di vetro in queste rocce lunari, risalenti a circa 2 miliardi di anni fa. Come siete riusciti a capire l’età di queste perle di vetro e come si sono formate?

L’età di queste perle di vetro è determinata utilizzando una procedura stabilita. Esistono diversi metodi che utilizzano il decadimento radioattivo di diversi isotopi. Stiamo usando il decadimento dell’uranio in piombo. Il resto è questione di interpretazione. Quello che vediamo in tutti i vetri lunari, di tutti i suoli lunari, è che l’età delle singole perline è diversa e si estende per quasi quattro miliardi di anni. Inoltre, non sono distribuiti uniformemente in questo periodo di 4 miliardi di anni: ci sono dei periodi in cui compaiono più perle di vetro nelle rocce lunari; mentre in altri periodi ne abbiamo trovate pochissime o nessuna.
Le perle di vetro si formano a causa dell’impatto dell’asteroide sul suolo lunare. Il bersaglio dell’impatto viene riscaldato e fuso. Le goccioline di fusione vengono spruzzate e si accumulano nel terreno, creando le famose perle di vetro. Chiaramente, più perle di vetro troviamo nelle rocce lunari, più è elevato il numero degli impatti avvenuti nella storia.

Missione cinese Chang’e 5 del 2020. Nel video possiamo vedere l’atterraggio sulla Luna e la raccolta dei campioni lunari, i quali sono stati portati sulla Terra.
Credit: Space.com | footage courtesy: China Central Television/CNSA/CLEP | produced & edited by Steve Spaleta (http://www.twitter.com/stevespaleta)

Perché gli impatti sulla Terra, causati dagli asteroidi, coincidono con gli impatti avvenuti sulla Luna? Come siete riusciti a capirlo dalle perle di vetro lunari?

In realtà non lo sappiamo. Questo è un lavoro che aiuterà i futuri ricercatori. Tutto quello che facciamo è fare un’osservazione: gli impatti sulla Luna, previsti dalle perle di vetro, coincidono per età ad alcuni impatti avvenuti sulla Terra. Quello che abbiamo fatto è un confronto, tra gli impatti avvenuti sulla Luna (scoperti dalle perle di vetro lunari), e gli impatti avvenuti sulla Terra.

Pensi che la Terra sia stata colpita da più asteroidi contemporaneamente: uno ha colpito la Terra e l’altro la Luna, formando così le perle di vetro lunari? Oppure un singolo asteroide ha colpito la Terra e i frammenti dell’impatto sono arrivati fino alla Luna, formando le perle di vetro lunari?

È probabile che ci siano periodi in cui la Terra è stata colpita da più asteroidi, seguiti da periodi di relativa quiete. Normalmente tutti gli asteroidi del Sistema Solare volano lungo le orbite regolari previste; ci sono probabilmente periodi in cui queste orbite si destabilizzano (ancora una volta non ne sappiamo il motivo). Se ciò accade, iniziano a volare dappertutto colpendo qualsiasi cosa sul loro cammino.

LEGGI ANCHE –> Nicolò Benigno, ingegnere di sistema presso Argotec, racconta la missione LICIACube

Possiamo trovare perle di vetro anche nei campioni lunari portati sulla Terra dalle missioni Apollo?

Le perle di vetro si trovano in tutti i terreni lunari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *