Cantante, attore, modello


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Sergio Muniz



Siamo felici di aver conosciuto, per le nostre pagine virtuali, un volto fisso dello spettacolo italiano. Sergio Muniz, spagnolo di origine, si trasferisce nel 1995 in Italia, paese che diviene la sua seconda casa, dove intraprende la carriera di modello. Dopo una notevole carriera nella moda e la pubblicità, nel 2004 partecipa all’Isola dei Famosi, da cui esce vincitore. E’ qui che la sua vita cambia radicalmente poiché la fama gli permette di far diventare una professione quello che fino ad allora era stato un semplice hobby: la recitazione. Inizia così la sua attuale carriera, quella di attore. Dopo il programma che lo ha reso famoso, Sergio infatti inizia a dedicarsi alla recitazione a tempo pieno, sottoponendosi ad una dura preparazione che gli consente di ottenere il suo primo ruolo, quello di protagonista ne “La signora delle camelie”. Si susseguono altri lavori: una parte ne “I Borgia” fortunato film spagnolo per il cinema; il ruolo di presentatore nel “El traidor”, programma spagnolo; il ruolo di protagonista in “I giorni perduti” ; fiction come “Io non dimentico” e “Terapia d’urgenza”; ancora cinema con “Brokers eroi per gioco” . Intraprende una esperienza musicale, con il primo singolo “La Mar” che anticipa l’album. In seguito l’esperienza musicale le verrà utile a l’0ra di affrontare il musical ” The FullMonty” con il quale riprende a girare l’Italia in tour teatrali, in seguito con la commedia ” TRES ” regia di Chiara Noschese. Oggi è in promozione con il suo nuovo singolo “Que calor” e con il suo nuovo spettacolo teatrale “Mamma mia”.

Lasciamo la parola a Sergio Muniz, con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.


D: Come ti avvicini al mondo dello spettacolo?
R: Io sono arrivato in Italia come modello e da lì ho iniziato, ho frequentato corsi di recitazione nel 1998 e poi, conoscendo attori ho iniziato a capire quel mondo, e con la vittoria all’Isola dei famosi ho avuto la possibilità di trasformarlo sempre più nel mio lavoro. È un modo di esprimersi e comunicare.

D: Ci sono dei limiti che hai superato del tuo carattere grazie al mondo dello spettacolo?
R: La timidezza che era molto più evidente e sono riuscita in parte a combatterla, grazie al mio lavoro che mi permette di fare cose che nella quotidianità non farei mai.

D: Quale mondo preferisci tra quello della musica, del teatro e della tv? Perché?
R: Sono molto diversi però allo stesso tempo simili dal punto di vista artistico; sono diversi modi di esprimersi. In televisione si ha un po’ meno questa possibilità ed è per questo che mi sono focalizzato sul teatro e sulla musica. La musica è molto personale, ed è un qualcosa di assolutamente autentico.

D: E’ uscito ora il tuo nuovo singolo “Que calor”. Ti va di parlarcene?
R: La musica non è stato mai il mio lavoro, ma ho fatto altri dischi. Questa volta abbiamo creato qualcosa che maggiormente mi rispecchiasse in maniera seria e professionale. È un pezzo che parla di incomprensioni tra uomini e donne; in una relazione può subentrare del masochismo, dei momenti in cui uno ama più l’altro, o ci si ostina nonostante le delusioni. Molto spesso si ha bisogno di schiaffi morali, di essere un po’ scossi.

D: Cosa ci dici invece in merito al tuo debutto nello spettacolo “Mamma mia”? Cosa ti è piaciuto di questo spettacolo a primo impatto?
R: È uno spettacolo che ha bisogno di un mese di preparazione. Con il pubblico si corona quello che si realizza; lo spettacolo senza pubblico ha un ritmo diverso, ed è il pubblico a dare quel qualcosa in più allo spettacolo. Il teatro è per il pubblico e del pubblico.

D: C’è un’esperienza in campo artistico che ti piacerebbe sperimentare?
R: Io non mi fermo mai in niente; un artista deve cercare di spaziare in vari ambiti. In Italia soprattutto, si danno delle categorie: cantanti, artisti, attori. Invece un vero artista deve saper fare di tutto. Così come Russel Crowe ha una sua band rock oppure Jennifer Lopez è sia cantante sia attrice. Passano dunque dal teatro al cinema, fino alla televisione. Deve essere così.

D: Com’è cambiata la tua vita da quando sei popolare?
R: Purtroppo, mi sento nato nel corpo sbagliato. La mia natura è quella di guardare gli altri, piuttosto che essere guardato. Ma comunque devo esprimermi. Finché non si è popolari, si può giocare a guardare gli altri, a nascondersi nella folla. Quando si diventa invece più celebri, questo diventa difficile, perché sei riconoscibile, ti chiedono una foto o iniziano a farti domande. E sei al centro dell’attenzione. Quindi tutto cambia. Fortunatamente, la mia popolarità è chiusa in Italia.

D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R: Per ora, sono in promozione di questo brano musicale. Ho inoltre una tournée teatrale che finirà a febbraio dell’anno prossimo. Dopo di che, inizierà subito un altro spettacolo teatrale che durerà fino all’estate 2018. E poi, si vedrà!


Ringraziamo Sergio Muniz per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandogli di continuare a sorprenderci e a sorprendersi.

 

Presentazione a cura di Stefania Meneghella
Intervista realizzata da Manuela Ratti

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