Sena è uscito sugli scaffali delle librerie nazionali con la raccolta poetica Le varie tracce dell’amore (Poetica Edizioni). Il suo stile – che odora di amore e di cose pure – porta il lettore a compiere un viaggio nei sentimenti umani, e in un luogo in cui la sensazione ha la sua casa primaria. Le sue poesie rappresentano una fonte di vita ed un’essenza graziosa, che hanno in sé sempre un briciolo di eleganza e semplicità. L’autore ce ne ha parlato in questa intervista, raccontandoci il suo mondo a forma di penna.


Com’è nato il tuo primo approccio alla letteratura e alla poesia? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Da sempre sono appassionato di letteratura e sono cresciuto a “pane e Byron”; con il tempo ho cercato di mettere su carta anche le sensazioni ed i miei stati d’animo, memore delle letture giovanili ed è così che è nata la penna di Sena, che accompagna il mio cammino in quest’avventura per me nuova e stimolante.

Il tuo nome d’arte è Sena, ma chi c’è dietro di lui? Dove nascono le idee per le tue poesie?

Sena rappresenta il momento più bello della mia vita: la giovinezza e la spensieratezza, Utilizzando tale nome per la mia penna, ho inteso evocare alla memoria mia ed a quella dei miei lettori, ciò che maggiormente rappresenta e ricorda tale periodo. Le idee sono il frutto di esperienze personali, rivisitate attraverso l’analisi romantica e introspettiva dei miei sentimenti.

Parliamo della tua nuova racconta Le varie tracce dell’amore: il protagonista indiscusso è appunto l’amore. Cosa rappresenta per te l’amore?

L’amore è il motore della vita di ogni persona che, appunto, ha il compito di preservarlo e di ricercane le tracce in ogni momento della sua esistenza. L’amore è il “sentimento dominante”; è tutto ciò che ha l’uomo per fare della propria vita un capolavoro. Per questo motivo dobbiamo innamorarci, sempre e comunque: di un qualcosa, di un’idea, di un partner, di un’opera d’arte, di una città, persino del rito dei calzini da mettere in lavatrice…Insomma, di tutto ciò che ci battere forte il cuore.

Come ti sei approcciato a questo stile? Chi sono stati i tuoi maestri letterari?

Leggendo Byron ed il suo romanticismo decadente ed aggressivo, ho inteso dirigere la mia penna verso quel modo maledettamente romantico di esprimere in libertà i propri sentimenti. Credo che ogni poeta debba volgere il proprio sguardo al modo romantico di esprimere i propri sentimenti.

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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

In primavera uscirà la mia seconda raccolta, sempre pubblicata da “Poetica edizioni”, ma questa è un’altra storia che vi racconterò a tempo debito.

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