Pushmmua torna sulla scena musicale italiana con il nuovo disco Mmua: un album, questo, che rappresenta in pieno la sua essenza artistica e la sua personalità. L’artista ci ha incontrati parlandoci di tutti i suoi progetti, ma soprattutto di cosa significhi per lui la musica (presente nella sua vita sin dalla prima infanzia).
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Mi piace la musica sin da quando ero bambino, soprattutto quella elettronica. Ho provato a fare il Dj: scaricavo programmi legalmente da Internet perché stava nascendo in quel periodo. Ho poi conosciuto il rap e da lì non mi sono più fermato.
Parliamo del tuo nuovo album Mmua: dove nasce l’idea per questo progetto?
Ho sempre voluto fare un album con le mie idee e con le mie influenze. Quando ho conosciuto Dario Pellerito, abbiamo così iniziato a lavorare e fare cose insieme.
Come ti sei approcciato a questo genere musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Sin da piccolo, ho iniziato ad ascoltare rap italiano e internazionale e sono andato più a fondo scovando artisti sconosciuti o europei. Loro mi hanno fatto appassionare a questo tipo di rap melodico e notturno. Soprattutto la musica francese sta andando molto in questa direzione. Ascolto un po’ di tutto, ma deve essere qualcosa di bello: mi piacciono ad esempio The Weeknd e Kanye West, ma potrei fare tanti altri nomi.
Qual è secondo te il messaggio principale che si coglie da questo progetto?
Non c’è un vero e proprio messaggio, ma è un esternare quello che una persona sente dentro. Sono una persona malinconica, e racconto la mia vita dal mio punto di vista. Cerco infatti di raccontare la mia città, la mia generazione e il mio essere.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Questo album non è di certo finito qui; ci sono infatti ancora molti contenuti che voglio far uscire. Per il momento, voglio concentrarmi sul disco e fare intanto qualche videoclip o live.