Credits: NASA/Frank Michaux

Il 14 marzo 2022, alle ore 17:30 EDT (le 22:30 in Italia), la NASA terrà una teleconferenza con i media, per discutere dell’imminente debutto del Mega Moon Rocket SLS (Space Launch System), e della navicella Orion montata su di esso.

Il 17 marzo 2022 dalle ore 17:00 EDT (le 22:00 in Italia), sul canale NASA TV, sarà trasmessa una diretta dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, dal quale vedremo, per la prima volta, il super razzo SLS uscire dal famoso “Vehicle Assembly Building”, per dirigersi verso la rampa di lancio 39B, dove eseguirà il suo ultimo test pre-lancio, chiamato “wet dress rehearsal”

Il super razzo “Space Launch System” (SLS) della NASA, all’interno del Vehicle Assembly Building a Cape Canaveral. Credits: NASA/Frank Michaux

COSA FARANNO SLS E ORION?

Il super razzo SLS e la sua navicella Orion, saranno utilizzati per la missione Artemis 1, senza equipaggio. La suddetta missione dovrebbe partire tra maggio e giugno 2022 e, oltre a testare le nuove tecnologie, porterà la navicella Orion verso l’orbita lunare alla velocità di 32.000 km/h.

All’interno della Orion vi saranno anche dei manichini pieni di sensori, i quali cercheranno di capire il livello di radiazioni che gli astronauti assorbiranno, e la qualità della protezione della navicella.

E non solo: nella missione Artemis 1 debutterà anche la nuova tecnologia “Callisto”, creata dalla Lockeed Martin, Amazon e Cisco. Callisto è una interfaccia uomo-macchina, installata nella navicella Orion, con l’obiettivo di creare una comunicazione vocale tra gli astronauti e la navicella stessa; oppure tra i controllori di volo sulla Terra e la navicella.

Grazie a “Callisto”, l’equipaggio umano potrà accedere, con facilità e rapidità, alle informazioni sullo stato del volo, sulla telemetria, sull’orientamento del veicolo spaziale, i livelli di approvvigionamento idrico o lo stato della batteria. Questa tecnologia possiamo paragonarla all’assistente vocale “Alexa”.

Il super razzo “Space Launch System” (SLS) della NASA, all’interno del Vehicle Assembly Building a Cape Canaveral. Credits: NASA/Frank Michaux

LE SUCCESSIVE MISSIONI ARTEMIS

Nel 2024 la missione sarà ripetuta con “Artemis 2”, ma questa volta vi saranno gli astronauti veri, i quali, con la navicella Orion, non solo arriveranno in orbita lunare, ma si allontaneranno di altri 60.000 km dalla Luna. Questi batteranno così un nuovo record dell’umanità: mai nessun essere umano sarà stato così lontano dalla Terra, addirittura a 460.000 km dalla propria casa.

Sempre nel 2024, ci sarà il primo lancio della prima Stazione Spaziale Lunare: il “Lunar Gateway” del programma “Artemis”. L’obiettivo è creare una stazione spaziale in orbita lunare, per permettere la discesa e l’ascesa di uomini e donne sui vari siti della superficie lunare.

In altre parole, il Lunar Gateway permetterà agli astronauti di creare delle basi scientifiche in più zone della Luna (potranno scendere nella zona “A” e creare una piccola base; dopodiché ritorneranno nel Lunar Gateway, il quale, orbitando attorno alla Luna, li porterà nella zona “B”, dove potranno creare un’altra piccola base; e poi risalendo nel Gateway potranno visitare la zona “C”).

Entro il 2028 (attualmente la NASA dice tra il 2026 e il 2028) partirà la missione “Artemis 3”, la quale porterà sulla superficie lunare la prima donna e il prossimo uomo.

In breve, la missione “Artemis 3” partirà con il super razzo SLS, il quale porterà la navicella Orion verso la Stazione Spaziale Lunar Gateway; dopo aver attraccato, gli astronauti entreranno nel Lunar Gateway e si recheranno nella gigantesca astronave “Starship” della SpaceX di Elon Musk, anch’essa agganciata al Gateway (la Starship è alta circa 50 metri, quasi come il Colosseo).

La Starship, con gli astronauti all’interno, si sgancerà dal Gateway, e comincerà la discesa verso la superficie lunare.

Attualmente la Starship di Elon Musk è in fase di sviluppo. Tra maggio e giugno 2022 ci sarà un test molto importante: la Starship sarà montata su un super razzo alto 70 metri (la Starship è alta 50 metri e il super razzo 70 metri, quindi insieme diventeranno un mega razzo di 120 metri). Ed è proprio questo mega razzo che porterà nello Spazio l’astronave Starship.

Uno dei test della “Starship” della SpaceX di Elon Musk (potete vedere una delle manovre più spettacolari della storia spaziale, per la fase dell’atterraggio. Una manovra simile sarà eseguita per l’atterraggio sulla Luna). Credit: SpaceX

In seguito, dopo aver lasciato nello Spazio la Starship, il mega razzo tornerà indietro, atterrando nuovamente sulla Terra, per essere riutilizzato (come accade a tutti i razzi della SpaceX).

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI SLS DELLA NASA?

Lo Space Launch System della NASA (SLS), nonché il razzo più alto del mondo e il più potente della storia, è alto ben 110 metri (più alto della Statua della Libertà, o quanto due Colossei di Roma o, per essere precisi, un po’ più alto della “Torre Velasca” di Milano).

Il suo peso è di circa 2500 tonnellate, e durante il lancio, i motori, produrranno una spinta di circa 4000 tonnellate (il 15% più potente del razzo Saturn V, che portò l’uomo sulla Luna nel 1969).

SLS è l’unico razzo al mondo in grado di inviare la navicella Orion, astronauti e merci direttamente in orbita lunare, in una singola missione. Esso può trasportare fino a 27 tonnellate di carico.

Nei prossimi anni la NASA lavorerà a delle varianti del razzo SLS: vi saranno delle versioni che trasporteranno solo merci, riuscendo a portare nello Spazio fino a 46 tonnellate di carico.

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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