Mark Sephton, Geochimico dell'Imperial College LondonMark Sephton - kosmomagazine.it

Abbiamo incontrato Mark Sephton, professore di Geochimica Organica presso la Imperial College London di Londra (Regno Unito). Lui è anche un planetologo e un astrobiologo e, in passato, è stato il Principale Investigatore in più di 40 progetti di ricerca. Inoltre, è stato coinvolto in numerose missioni spaziali. Mark è uno dei pochi scienziati europei che fanno parte del team scientifico Mars 2020 della NASA.

La missione Mars 2020 della NASA ha fatto atterrare su Marte il rover Perseverance e il primo drone elicottero Ingenuity il 18 febbraio 2021. L’obiettivo più importante del rover Perseverance è la raccolta di campioni marziani dal delta dell’antico fiume, dove 3 miliardi di anni fa scorreva l’acqua. La prossima missione Mars Sample Return di NASA/ESA avrà il compito di andare a prendere quei campioni raccolti dal rover Perseverance e, attraverso una missione molto complessa, li porterà sulla Terra entro il 2032. Il geochimico Mark Sephton sarà uno dei pochi scienziati europei a studiare quei campioni marziani.


Nelle missioni spaziali il geochimico è un detective spaziale. Quali sono i vostri metodi di indagine? Come riuscite a scoprire i segreti dei pianeti?

Sono un geochimico, quindi utilizzo i segnali che le rocce mi offrono per capire cosa esisteva quando queste rocce si sono formate. La mia particolare specialità è la geochimica organica, e il mio lavoro è cercare strutture di carbonio che rappresentino le impronte digitali della vita passata o la chimica che l’ha condotta.

Cosa ami di più del tuo lavoro? Qual è la scoperta che ti ha sorpreso di più?

Amo l’incertezza. Ogni giorno potrebbe essere il giorno in cui potremmo fare una scoperta, e grazie a questa scoperta la scienza potrebbe cambiare per sempre. Le scoperte che mi sorprendono di più sono quelle più difficili da affrontare. In questo caso le prove possono sembrare inaspettate e, talvolta, necessitano di un pensiero fantasioso per essere interpretate. Quando ciò avviene, ti accorgi che la scienza ha fatto un grande balzo in avanti. La prova che ha confermato la generazione di idrocarburi sugli asteroidi nel Sistema Solare primordiale, e i marcatori di una massiccia erosione del suolo roccioso che hanno registrato la fine dell’estinzione di massa del Permiano, sono due esempi di risultati inaspettati.

Fai parte del team di scienziati della missione Mars Sample Return della NASA/ESA, che porterà sulla Terra alcuni campioni marziani. Quali saranno i vari passaggi che eseguirete per analizzare la roccia marziana?

Useremo l’attrezzatura migliore e più sensibile del pianeta, per studiare la storia di Marte attraverso quei campioni portati sulla Terra. Per i vari studi utilizzeremo ad esempio gli spettrometri di massa all’avanguardia e anche i sincrotroni. Ci stiamo preparando intensamente per l’arrivo di questi preziosi campioni marziani.

Animazione che mostra come avverrà la missione Mars Sample Return di NASA/ESA, la quale andrà a prelevare i campioni marziani che sta raccogliendo il rover Perseverance della NASA.
Credits: NASA/ESA/JPL-Caltech/GSFC/MSFC

Quali saranno le tecniche di protezione planetaria che utilizzerete quando i campioni marziani arriveranno sulla Terra? La vita microbica può sopravvivere durante i viaggi nello Spazio e, soprattutto, può sopravvivere sul pianeta Marte?

È più probabile trovare prove di vita fossile piuttosto che di vita attiva su Marte. Il pianeta rosso era molto più abitabile miliardi di anni fa, prima che perdesse parte della sua atmosfera. Le rocce che arriveranno sulla Terra da Marte, verranno comunque studiate con attenzione e cautela ai fini della protezione planetaria. Inoltre, esamineremo la struttura tridimensionale dei campioni soprattutto per analizzare eventuali gas, minerali e molecole organiche presenti. Uno degli obiettivi è cercare tracce di vita così come la conosciamo, ed eventualmente tracce di vita che non conosciamo. Infine, le statistiche ci aiuteranno a capire la certezza delle nostre conclusioni.

Immagine scattata su Marte dal rover Perseverance. Possiamo notare uno dei tubi pieni di frammenti di roccia marziana, che sarà portato sulla Terra entro il 2032.
Credits: NASA/JPL-Caltech/MSSS

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Fai anche parte del team di scienziati della missione Europa Clipper, che cercherà tracce di vita microbica nell’oceano di Europa (luna di Giove). Come riuscirete a cercare tracce di vita con una sonda spaziale?

Europa Clipper sorvolerà la luna ghiacciata di Giove, e speriamo di campionare i materiali espulsi dal sottosuolo dai pennacchi. Qualsiasi molecola organica che colpisce la navicella spaziale verrà rilevata da uno spettrometro di massa. Le molecole biologiche hanno architetture abbastanza specifiche e possono agire come impronte digitali della vita.

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