Livio Cori (kosmomagazine.it)Livio Cori (kosmomagazine.it)

Il rapper napoletano Livio Cori torna sulla scena musicale con il nuovo album Solidago, che rappresenta per lui uno sfogo intimo e personale. C’è intanto grande attesa per il Live che il cantante terrà nella sua Napoli presso il Teatro Auditorium Salvo D’Acquisto, durante il quale presenterà i suoi brani più recenti. Ce ne ha parlato lui in questa intervista.


Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

La musica è arrivata molto presto nella mia vita; ascoltavo infatti sempre tanta musica a casa tramite i miei genitori. Mi sono avvicinato sempre di più a questo mondo verso i 15 anni grazie all’hip hop. Ho infatti iniziato ad appassionarmi al rap e da lì ho seguito questo, diventando in seguito un rapper. Con il tempo si è sviluppata in me anche la parte canora, che mi ha portato ad un’evoluzione e che è stata la conseguenza dei miei studi musicali.

Parliamo del tuo nuovo album Solidago: dove nasce l’idea per questo progetto?

Il disco nasce da un’idea terapeutica che ho sentito: è stato per me uno sfogo per alcune cose personali che avevo dentro. E’ poi diventato un progetto discografico e, lavorandoci, sono usciti degli elementi che ho deciso di pubblicare.

Il 4 maggio ti esibirai al Teatro Auditorium Salvo D’Acquisto di Napoli. Cosa ti aspetti da questo evento e quale sarà secondo te la reazione del pubblico?

Questo live è un ritorno effettivo a casa, perché non facevo un live del genere dal 2019 subito dopo Sanremo. Non organizzavo da tanto tempo uno show gestito da me: per me è un po’ come un grande compleanno. Farlo a casa è fondamentale: Napoli è la mia città, e ci tenevo a creare un evento unico a casa mia. Ci sarà solo un unico show, e mi aspetto il calore dei miei fan che stanno già aspettando la data. So già che c’è tantissima attesa da parte loro.

Livio Cori (kosmomagazine.it)
Livio Cori (kosmomagazine.it)

Quali saranno i brani che proporrai durante il live?

Per questo live riuscirò finalmente ad inserire tanti brani che non sono riuscito a inserire nei live degli scorsi anni. Non avendo a disposizione tutto il tempo che volevo, questo sarà un concerto molto lungo durante il quale riuscirò a portare per la prima volta brani del secondo album che ho fatto uscire in pandemia.

Come ti sei approcciato a questo genere musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?

Ho avuto la fortuna di collaborare con gran parte dei maestri italiani, ma Nino D’angelo è stato l’esempio più grande. Indimenticabili per me sono anche i Sotto Tono e i Tormento che mi hanno formato molto. Neffa è stato inoltre un grande pioniere e il più importante dell’hip hop in Italia: sono riuscito a collaborare con lui per il suo disco e a portarlo anche nel mio progetto.

Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Nell’immediato, ho delle collaborazioni con altri artisti. Al momento non uscirà un mio nuovo progetto, che verrà probabilmente pubblicato nel mese di settembre. Mi prenderò una pausa dai miei singoli personali.

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