Prima la ginnastica artistica, poi gli infortuni e lo stop fino al cambio di rotta verso un altro sport pieno di adrenalina: i tuffi grandi altezze. Veronica Papa, atleta pluripremiata e donna dalla grande personalità, vulcanica ed esemplare, ha debuttato quest’anno agli Europei di Nuoto di Roma.

Ciao Veronica, sei stata scelta per competere nella disciplina dei tuffi grandi altezze dopo uno stop sportivo dovuto a degli infortuni e dopo una carriera da ginnasta. Come è stato il passaggio da uno sport all’altro?

Devo ammettere che il passaggio dalla ginnastica artistica ai tuffi dalle grandi altezze è stato più complicato del previsto. Queste due discipline sono tanto simili quanto diverse. In un anno e mezzo ho dovuto trasformare, plasmare tutte le mie conoscenze che avevo per riuscire a costruire una serie gara completa da 20 metri. Soprattutto all’inizio di questa nuova avventura non è stato facile, perché ero l’unica all’interno del progetto creato dalla federazione, che non proveniva dai tuffi “regolari”. Non avevo mai praticato uno sport acquatico, e ho quindi dovuto apprendere tutti quei concetti base che gli altri ragazzi conoscevano già da anni.

È stata dura ricominciare l’agonismo dopo gli infortuni?

Assolutamente si. Ho dovuto ritrovare il mio stato fisico e mentale ideale, ma fortunatamente sono riuscita a mettermi di nuovo in gioco.

In un’intervista a Vanity Fair dici una frase in cui molti di noi si rispecchiano ed è un po’ la filosofia di vita di chi non perde tempo e dà valore ad ogni giorno: “Io devo buttarmi nelle cose perché poi rischio di pentirmi. Preferisco provare e non ripensarci dopo senza averlo fatto”. Raccontaci di più su questo aspetto della tua personalità.

È proprio vero. Io devo buttarmi a capofitto nelle cose perché non voglio pentirmi. Preferisco mettermi in gioco, magari non va sempre bene come vorrei, ma almeno non ho nessun tipo di ripensamento. Non mi piace dire a conti fatti “avrei potuto agire in questo modo” oppure “perché non ho accettato!?”. Chi non prova ha già perso in partenza! Come ho già detto più volte durante questo periodo, il successo arriva con il fallimento e la persistenza. Nella vita potremmo avere solo poche possibilità per emergere. Ma ciò che è importante è essere pronti in quel momento. Perché la vera differenza tra un vincitore e un perdente è che i vincitori riescono a superare qualsiasi ostacolo: quando cadono si rialzano sempre.

Che sensazioni hai provato prima di tuffarti da venti metri di altezza agli Europei di Roma.

Sentire l’intera arena esplodere quando lo speaker ha annunciato il mio nome: Adrenalina allo stato puro! Avevo il cuore a mille. È stato veramente fantastico e penso proprio che questa gara resterà per sempre impressa nel mio cuore.

Quale è la tua alimentazione da atleta?

Cerco di seguire una dieta ben equilibrata con pasti ben bilanciati a pranzo, a cena e a colazione. Nei miei piatti non mancano mai né carboidrati, né proteine, né verdure. So bene che l’alimentazione è il carburante del nostro corpo quindi, se vogliamo ottimizzare le nostre performance e reintegrare le eventuali carenze legate allo stress prodotto dall’intensa attività sportiva, dobbiamo mangiare nel migliore dei modi.

LEGGI ANCHE –> Intervista a Giorgia Bordignon, la regina del sollevamento pesi: “I sogni possono diventare realtà”

Ieri ginnasta, oggi tuffatrice. Domani?

Chi lo sa. Con il tempo ho imparato a non fare progetti troppo lontani, ma a godermi giorno per giorno quello che la vita ci mette davanti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *