Barbara Chichiarelli torna nel piccolo schermo con una nuova serie tv di grande spessore: si tratta del progetto The Good Mothers, che debutta sulla piattaforma Disney+ dal 5 aprile e che la vede tra le protagoniste. La serie racconta la ‘Ndrangheta interamente dalla prospettiva delle donne che hanno provato a sfidarla, ed è stata proprio la Chichiarelli a raccontarci il suo punto di vista.
Com’è nato il tuo primo approccio alla recitazione? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
E’ sempre stata una mia grande passione; sin da piccola ho fatto corsi di teatro a scuola. Ho sempre pensato di fare questo come lavoro.
Ti abbiamo conosciuto nella nota serie tv Suburra: cosa è cambiato da allora e quanto si è evoluto il tuo stile recitativo?
Sicuramente sono passati molti anni e sono cresciuta sia artisticamente che umanamente. Io credo che l’arte della recitazione sia un qualcosa che vada di pari passo con la vita personale; mi sento cresciuta in entrambi gli aspetti.
Ti vedremo adesso nella serie tv The Good Mothers su Disney+. Quali sono le vostre aspettative e quale pensi che possa essere la reazione del pubblico?
Le aspettative sono alte perché è un progetto molto grande; soprattutto riguarda l’attualità: sono storie di ‘Ndrangheta dei primi anni 2000. E’ un tema di grandissima attualità e speriamo che questa serie possa sensibilizzare il pubblico sui fatti di cronaca che spesso non vengono raccontati, anche rispetto a una situazione e a uno status quo che ancora non è cambiato. Siamo ancora in lotta con la mafia: questa condizione non è finita e il problema non si è radicato.
Interpreti il personaggio di Anna Colace: cosa ti ha lasciato più di tutto questo ruolo e quanto c’è di te in lei?
Anna Colace è sicuramente una donna coraggiosa, che ha deciso di sfidare la ‘Ndrangheta e le gerarchie della ‘Ndragheta usando le sue intuizioni. Lei sfida il patriarcato e il potere delle donne all’interno del suo mondo di lavoro: è quindi una donna che deve dimostrare di essere all’altezza sempre. Il coraggio è un elemento che posso ritrovare nella mia personalità; sicuramente è una donna che ha deciso di rinunciare a una sua vita personale per raggiungere un obiettivo. È un’idealista e rappresenta quella parte bella dell’Italia che abbiamo conosciuto. Ha tutto il mio rispetto.
Si parla dell’ Ndrangheta e ma soprattutto del coraggio delle donne. Qual è l’insegnamento più grande che questa serie regala alle donne?
Niente che non sappiamo già: che siamo in grado di autodeterminarci, di essere responsabili e di decidere del nostro futuro. Non abbiamo bisogno di nessun padre o marito per prendere le nostre decisioni, e questo è un aspetto fondamentale. Tutte le donne tratteggiano questa realtà. La cosa più importante è che in qualche modo siamo noi stesse. attraverso gli insegnamenti che daremo ai nostri figli, a cambiare questo paese. Credo che un altro tema fondamentale sia la gestione del potere da parte delle donne. Adesso lo vediamo nell’attualità: per la prima volta c’è un Presidente del Consiglio donna e un segretario del partito donna. Il mio personaggio cerca di gestire il potere in maniera diversa, cerca di essere vicina a queste donne e di consigliarle. Dobbiamo emanciparci ma dobbiamo anche giocare un ruolo attivo nella società, essere in grado di gestire il potere in modo diverso. Altrimenti ricalchiamo le orme degli uomini che hanno svolto questi ruoli.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Sto al momento lavorando su un set molto importante e su una serie molto grande di cui non posso però parlare.