
Il settore del cinema e dell’audiovisivo in Italia si trova nuovamente al centro dell’attenzione, con un appello lanciato questa mattina da circa venti associazioni di categoria, tra cui ANAC, 100 Autori e AIR3. Queste organizzazioni hanno sollecitato il governo a intervenire con urgenza per l’approvazione dei decreti correttivi relativi al tax credit e per fornire la documentazione richiesta dai giudici del TAR del Lazio riguardo la normativa pertinente.
La crisi del cinema e dell’audiovisivo
Negli ultimi dodici mesi, il settore cinematografico e audiovisivo ha vissuto un periodo di profonda incertezza. Secondo quanto riportato nell’appello delle associazioni, più del 70% delle maestranze, tra cui attori e autori, si trova attualmente senza lavoro, con molti che non hanno trovato occupazione da oltre un anno. Questa situazione critica ha spinto i rappresentanti del settore a esprimere la loro preoccupazione, sottolineando che ogni ulteriore ritardo potrebbe significare la perdita irreversibile di posti di lavoro e di professionalità . “Non possiamo permetterci di aspettare oltre: il settore ha bisogno di risposte concrete e tempestive per evitare il collasso”, hanno dichiarato le associazioni in una nota.
Le risposte del governo
Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura, ha risposto prontamente durante la presentazione dell’Italian Global Series Festival a Roma. Borgonzoni ha rassicurato i presenti sul fatto che le questioni legate al tax credit saranno risolte a breve. Ha informato che una richiesta era stata presentata al TAR e che l’udienza è stata fissata per maggio. “Presto pubblicheremo l’ultimo correttivo”, ha affermato la sottosegretaria, cercando di rassicurare il settore sull’imminente risoluzione delle problematiche.
Tuttavia, le dichiarazioni di Borgonzoni non sono state esenti da critiche. I membri del Partito Democratico all’interno della Commissione Cultura della Camera hanno puntato il dito contro il governo attuale, citando il ministro Alessandro Giuli e l’ex ministro Gennaro Sangiuliano come responsabili della crisi del settore. Borgonzoni ha ribattuto che i problemi attuali derivano da scelte fatte da governi precedenti, sottolineando l’importanza di affrontare le questioni in modo tempestivo e responsabile.
Le reazioni delle associazioni e degli artisti
La tensione tra le varie fazioni politiche si è intensificata, con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che hanno continuato a criticare la gestione del settore. Sandro Ruotolo, responsabile Cultura del PD, ha dichiarato che “il cinema è malato ma il governo ha deciso di ucciderlo”. Anche Gaetano Amato, esponente dei Cinque Stelle, ha invitato Borgonzoni a confrontarsi con gli operatori del settore, auspicando un incontro con le associazioni più rappresentative.
La preoccupazione non si limita solo agli operatori del settore, ma si estende anche ai doppiatori italiani. A due settimane dalla loro protesta, l’Associazione Nazionale Attori Doppiatori ha lanciato un appello all’industria audiovisiva, agli artisti e alle istituzioni per opporsi all’uso indiscriminato dell’Intelligenza Artificiale nel settore.
Le opinioni di registi e attori
La regista e sceneggiatrice Liliana Cavani ha recentemente sottolineato l’importanza di proteggere il cinema dal predominio della televisione, affermando che la creazione di professionalità nel Centro Sperimentale non ha senso se i film vengono relegati al piccolo schermo. “Il futuro obbligherà ancora di più la gente a vedere i film in casa”, ha avvertito Cavani, esprimendo la necessità di una campagna seria per affrontare questa sfida.
D’altra parte, il regista e attore Carlo Verdone ha espresso un’opinione differente, affermando che sebbene le preoccupazioni di Cavani siano legittime, il pubblico continua a frequentare le sale cinematografiche per film di qualità . “Se il film non attira e non c’è passaparola allora si fa fatica. Ci vogliono i film giusti”, ha dichiarato Verdone, mostrando solidarietà verso la richiesta di aiuto da parte dei doppiatori.
La situazione del cinema e dell’audiovisivo in Italia rimane quindi complessa, con richieste di intervento immediato e discussioni accese tra i vari attori del settore.