credit: NASA/Liam Yanulis

Lockheed Martin, Amazon e Cisco si sono uniti per integrare tecnologie uniche di interfaccia uomo-macchina nella navicella spaziale Orion della NASA. In questo modo, hanno fornito agli astronauti del programma “Artemis” il vantaggio della tecnologia vocale e dell’intelligenza artificiale.

Questa nuova interfaccia uomo-macchina è chiamata “Callisto”, e farà il suo debutto nella missione “Artemis 1”, precisamente nella navicella Orion, senza equipaggio, che dovrebbe partire a marzo 2022.

PROGRAMMA “ARTEMIS”

Il programma “Artemis” della NASA è stato creato per portare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna in questo decennio (si pensa tra il 2025 e il 2028), con l’obiettivo di fondare una prima base scientifica internazionale permanente, sia in orbita lunare (mediante una stazione spaziale chiamata “Gateway”) sia sulla superficie lunare. Proprio come accade oggi per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in cui gli astronauti conducono ricerche scientifiche tutto l’anno, alternandosi fra loro, la medesima cosa accadrà in orbita lunare e sulla superficie della Luna.

Infatti, dopo oltre 20 anni di esperienza ininterrotta in orbita terrestre, l’obiettivo finale è raggiungere un’esperienza umana, tecnologica e lavorativa di almeno 10 anni sulla Luna (un altro mondo, diverso da quello di origine). Dopodiché l’umanità sarà pronta ad affrontare il più grande viaggio della storia: lo sbarco su Marte.

Navicella Orion. Credits: lockheed martin/nasa

Per la realizzazione del programma “Artemis” la NASA ha costruito un super razzo chiamato “Space Launch System” (SLS), alto 110 metri (due volte il Colosseo): il più grande razzo del mondo e il più potente della storia. Alla sommità del razzo SLS si troverà la navicella Orion, nella quale si siederanno gli astronauti.

A marzo 2022 debutterà il super razzo SLS, con la navicella Orion alla sua sommità, per la missione “Artemis 1”. All’interno della Orion vi saranno dei manichini pieni di sensori anziché gli astronauti, poiché il lancio sarà un test, proprio per testare le nuove tecnologie.

Il razzo SLS, nella missione “Artemis 1”, avrà il compito di “scagliare” la navicella Orion lontano dalla Terra, permettendole di raggiungere la velocità di 32.000 km/h, e di farla giungere nell’orbita lunare a 400.000 km dalla Terra.

Il super razzo della NASA SLS durante il montaggio. Credits: NASA

Nel 2024 la missione sarà ripetuta con “Artemis 2”, ma questa volta vi saranno gli astronauti veri i quali, con la navicella Orion, non solo arriveranno in orbita lunare, ma si allontaneranno di altri 60.000 km dalla Luna. Questi batteranno così un nuovo record dell’umanità: mai nessun essere umano sarà stato così lontano dalla Terra, addirittura a 460.000 km dalla propria casa.

Attualmente si pensa che la successiva missione “Artemis 3” avrà il compito di far atterrare sulla Luna la prima donna e il prossimo uomo.

INTERFACCIA UOMO-MACCHINA “CALLISTO”

Lockheed Martin ha stretto una partnership con Amazon e Cisco per portare l’assistente vocale “Alexa”, e la collaborazione video Webex, a bordo del primo test di volo di Orion, nella missione “Artemis 1”, diretta nell’orbita lunare.

Questa collaborazione, chiamata “Callisto”, ha lo scopo di mostrare come la tecnologia commerciale potrebbe aiutare i futuri astronauti nelle missioni nello spazio profondo.

Grazie a “Callisto”, l’equipaggio umano potrà accedere, con facilità e rapidità, alle informazioni sullo stato del volo, sulla telemetria, sull’orientamento del veicolo spaziale, i livelli di approvvigionamento idrico o lo stato della batteria.

Animazione realizzata al computer, per comprendere “Callisto”. Credits: Lockheed Martin

La navicella Orion è già il veicolo spaziale più avanzato e tecnologico della storia, e l’ingresso di “Callisto” al suo interno alza ancora di più il livello “fantascientifico” di Orion. Ma la missione “Artemis 1” sarà senza equipaggio.

Quindi l’assistente vocale Alexa a cosa servirà?

I partner di Callisto hanno deciso di creare un’esperienza virtuale all’interno della navicella Orion, per la missione senza equipaggio di “Artemis 1”. Hanno così dato la possibilità ai controllori di volo, situati negli Stati uniti (nei centri della NASA) di comunicare con l’assistente vocale Alexa, presente nella navicella Orion. I controllori di volo, anziché parlare con gli astronauti veri, comunicheranno infatti con l’assistente vocale Alexa, per conoscere la situazione del volo e la salute di Orion.

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Cosa farà la collaborazione video Webex? Attraverso Callisto, Webex consentirà la comunicazione video tra gli astronauti (quando saranno presenti nella navicella Orion) e i controllori di volo, e anche con i propri familiari sulla Terra. Sarà molto utile anche per interagire in tempo reale con gli ingegneri i quali, attraverso un tablet, potranno organizzare riunioni in videoconferenza con gli astronauti in viaggio nello Spazio Profondo, in orbita lunare o sulla Luna.

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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