Manuela Merlo (kosmomagazine.it)Manuela Merlo (kosmomagazine.it)

Dopo il Festival Street Art For Rights 2022 – tenutosi a Roma -, Manuela Merlo ci racconta l’opera che, nel corso di questa occasione, l’ha fatta brillare più che mai. L’artista – in arte Human – ha voluto rendere omaggio alle donne, alla loro forza e al loro coraggio. Lo ha fatto realizzando un’opera d’arte su muro nel quartiere Settecamini della Capitale, rappresentando una donna che tiene in mano una colomba e se ne prende cura. Ecco di cosa ci ha parlato!


Com’è nato il tuo primo approccio con l’arte? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?

Ho sempre disegnato sin da quando ero molto piccola; ho sempre avuto matita e foglio in mano. Ha sempre fatto parte della mia vita, come una qualsiasi bambina. Sentivo che era la mia strada: ho fatto gli studi artistici e l’ho sempre avuta con me e dentro di me. Mi reputo molto fortunata perché è uno sfogo. Quando dipingo vado nel mio mondo.

La street art è sicuramente un tipo di arte molto affascinante: quali sono secondo te i suoi punti di forza?

C’è sicuramente la fruibilità che tutti quanti possono avere; l’arte deve essere di tutti proprio perché è nata dentro di noi come la danza e come la musica. Il bello della street art è questo: non bisogna andare in un museo. Il mercato dell’arte viene spesso visto come un mercato che costa. La street art ha rotto questo muro e tutti quanti la vedono: la signora alza gli occhi e viene emozionata da un disegno.

Manuela Merlo (kosmomagazine.it)
Manuela Merlo (kosmomagazine.it)

Parliamo del Festival a cui hai partecipato insieme ad altre street artist: lo Street Art for Rights 2022. Si tratta di un evento finalizzato a sensibilizzare l’importanza della donna nella società. Cos’ha rappresentato per te questo Festival?

Devo dire che si parla sempre di più delle donne nella street art. E’ vero che non ci dovrebbe essere nemmeno l’argomento, ma c’è ancora bisogno di parlarne. Nell’arte ci sono quasi tutti uomini, e sono davvero poche le donne diventate note perché artiste. Anche nello street art ci sono tantissime donne e molto brave, ma non se ne parla. E’ invece giusto parlarne e dedicare spazio alle donne e all’arte femminile, perché purtroppo c’è ancora bisogno di questo. E’ un mestiere difficile e tosto a livello fisico, ma non per questo le donne non si spaventano. Vanno ad altezze molto alte, compiono dieci ore di lavoro ed è davvero pesante a fine giornata. E’ giusto dirlo ed è giusto parlarne.

La tua opera evidenzia il tema della donna e soprattutto della pace. Dove nasce l’idea per questo lavoro?

Amo ritrarre le donne, anche nelle mie rappresentazioni. La figura femminile è quasi sempre presente, e chi meglio di una donna può rappresentare la cura di qualcosa!? In questo caso c’è la cura di una colomba, e quindi la pace. La giustizia deve proteggere la pace, che purtroppo non è scontata e va tutelata. Mi ispiro a molte cose: il soggetto è ad esempio ispirato ad una modella a cui ho fatto degli scatti. Da lì inizio a fare il bozzetto, e ho preso ispirazione anche da un dipinto di Tamara de Lempicka. Ammiro molto queste donne come lei e Frida Kahlo: sono state donne eccezionali e forti ad affrontare le cose; lei è una delle artiste che mi piacciono di più.

Manuela Merlo (kosmomagazine.it)
Manuela Merlo (kosmomagazine.it)

Cosa consiglieresti ai giovani che vorrebbero approcciarsi per la prima volta al mondo dello street art?

In questo periodo storico sono fortunati: hanno delle grandi opportunità perché possono veramente farsi conoscere e farsi vedere subito. Questa è un’altra magia che fa la street art; prima si doveva passare mediante i meccanismi contorti che ci sono. Adesso c’è più visibilità, chiunque è bravo fa un muro e si fa vedere. Si riesce ad arrivare a tutti in modo più veloce.

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