The station pictured from the SpaceX Crew Dragon. Credits: NASA/ISS/SpaceX Crew Dragon Endeavor

Per scongiurare le malattie associate ai lunghi voli spaziali, i ricercatori dell’Università della California (University of California, Davis, College of Engineering), hanno sviluppato una lattuga transgenica (geneticamente modificata), la quale produce un farmaco che protegge gli astronauti dalla perdita di densità ossea.

La suddetta ricerca è stata presentata il 22 marzo 2022 al meeting dell’American Chemical Society, a San Diego (California).

La “lattuga spaziale”, che produce un ormone in grado di stimolare la crescita ossea, e potrebbe essere utilizzata per le missioni spaziali sulla Luna e su Marte. In questo caso, anziché trasportare decine di farmaci per i viaggi interplanetari, basterà portare un sacchetto di semi, i quali verrebbero piantati nelle serre costruite su altri mondi.

E non solo: la verdura geneticamente modificata potrebbe essere utilizzata anche sulla Terra, per combattere l’osteoporosi.

Radish plants are pictured growing for the Plant Habitat-02 experiment (International Space Station, ISS). Credits: NASA/ISS

LE OSSA DEGLI ASTRONAUTI

Mediamente, un astronauta perde più dell’1% della massa ossea ogni mese che trascorre nello Spazio. Per contrastare questa perdita, ogni membro dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, deve mantenere determinati regimi di esercizio.

L’esercizio fisico può essere sufficiente per una missione di sei mesi in orbita terrestre, ma cosa succederebbe se l’essere umano trascorresse circa due anni lontano dalla Terra (6 o 7 mesi per raggiungere Marte, poi un anno di permanenza sulla superficie marziana, ed infine altri 6 o 7 mesi per ritornare sulla Terra)?

Oltre ai noti problemi psicologici e tecnologici, il corpo umano dell’ipotetico astronauta “marziano” avrebbe un rischio elevato di osteoporosi.

Attualmente c’è un farmaco che contiene un frammento dell’ormone paratiroideo umano (Pth), che stimola la formazione ossea ma richiede iniezioni giornaliere. Non è inoltre una buona idea trasportare, verso Marte o verso la Luna, grandi quantità di farmaci e siringhe, visto che molti di essi scadrebbero durante il viaggio.

La soluzione è la seguente: produrre questo ormone direttamente su Marte o sulla Luna, seminando i semi della lattuga modificata geneticamente e, attraverso una serra marziana o lunare, coltivare le piante che serviranno per sfamare e per curare l’equipaggio.

La prima lattuga coltivata e mangiata nella Stazione Spaziale Internazionale. Credits: NASA/ISS Music: Dexter Britain – Slow Motion Strut Version Two

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COME SONO RIUSCITI A MODIFICARE GENETICAMENTE LA LATTUGA?

I ricercatori dell’Università della California hanno usato un particolare batterio, chiamato Agrobacterium tumefaciens, il quale è in grado di trasferire geni alle piante.

Hanno calcolato che 1 kg di lattuga fornisce circa 10 o 12 milligrammi di ormone modificato. Gli astronauti, per combattere l’osteoporosi, avrebbero bisogno di mangiare circa 380 grammi di lattuga al giorno.

Nella Stazione Spaziale Internazionale sono in corso una serie di esperimenti, utili a determinare se la crescita delle piante in microgravità alteri la produzione e l’espressione del gene. Altri ricercatori stanno cercando di capire come assumere lo stesso quantitativo di ormoni mangiando meno verdura, poiché i 380 grammi giornalieri appaiono troppi per un essere umano.

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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