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Gero Riggio – Un’estate (a ritmo di dance)

La musica è fatta di scoperte, rivelazioni, il mondo dentro di noi che si trasforma in ciò che di più prezioso possa esserci. La musica è essere costantemente sé stessi, mentre la passione si concilia con il talento, mentre le note si uniscono a parole, e noi siamo chi abbiamo sempre sognato.

Gero Riggio - La rivelazione delle note 2Tra le nostre pagine virtuali, lo spazio è oggi dedicato a Gero Riggio, cantautore siciliano, con tanti sogni e speranze nel cuore. Il suo stile “move pop”, in modo assolutamente innovativo, riesce a lasciare impronte nell’anima di chi ascolta; per Gero, la musica è leggerezza, energia, carica emotiva, chiudere gli occhi e tuffarsi nell’incerto, trasmettere passione, e voglia di vivere, e desiderio di essere. Le sue parole creano quasi un vortice e, come scia, restano impresse nella mentre giungendo fino al cuore, tramutandosi poi in ricordo.

Gero Riggio scrive le sue prime canzoni a 16 anni e nel 2007 arriva la ribalta nazionale: è finalista a Castrocaro con prima serata su Rai Uno. Inizia la sua importante collaborazione con Leonardo Curiale, musicista e deejay nisseno. Qualche mese dopo esce il singolo “19 Agosto” che ottiene diversi consensi di pubblico e di critica. Nel 2009 è protagonista nel talent show di Antenna Sicilia “Domani Festival” e in programmazione su oltre 150 emittenti regionali nel programma “Superpass”. Di seguito, il suo ritorno televisivo nazionale su Rai Due nel programma in seconda serata “Italia ti canto”. A Dicembre 2010 esce il primo lavoro discografico “Guardando nel mio specchio” interamente autoprodotto ed entrante nel circuito “major free” (etichette indipendenti) che contiene nove brani scritti da Gero. Nel 2012 ritorna con il progetto “Mountain Bike”, presentato in anteprima su scala regionale nel programma Telecolorissimi di Telecolor e soprattutto nella trasmissione“Insieme” di Antenna Sicilia, che registra uno share di oltre 1 milione di spettatori. I brani di Gero vengono distribuiti sui canali digitali più importanti del pianeta, tra cui “itunes” “Amazon” “Rapsody”. Nel 2013 Gero rientra in studio per registrare il suo secondo lavoro da solista: la crescita maturata nel tempo cambia radicalmente l’approccio alla scrittura e alla composizione dei nuovi brani. Il 25 Luglio 2015, esce su tutti gli store digitali il primo singolo di questa nuova “rinascita”: “dieci e love”; quest’anno, è stato lanciato il suo nuovo singolo dal titolo “Un’estate (a ritmo di dance)”.

Ora lasciamo la parola a Gero, con l’augurio più grande di continuare con assoluta determinazione in questo percorso fatto di note e parole.


D: Come ti avvicini al mondo della musica?
R: Mi avvicino al mondo della musica da bambino. Il primo approccio alla scrittura l’ho avuto a 16 anni, imparando anche a suonare la chitarra. Attraverso la coniugazione dello strumento sono riuscito ad avvicinarmi alla musica in maniera più concreta.

D: Quando hai compreso che quella che è la tua passione poteva diventare il tuo mestiere?
R: Non reputo la musica un mestiere, ma un’arte. Bisogna avere sempre l’umiltà e la consapevolezza che la musica debba rimanere una cosa preziosa da conservare, coltivare e far fiorire il più possibile. Al momento mi definisco un apprendista.

D: Cosa ti piace raccontare in ciò che esprimi attraverso la scrittura delle tue canzoni?
R: Non ho argomenti ben precisi e definiti; tutto parte dal sentimento madre: l’amore, da lì sviluppo i miei pensieri e quello che ho vissuto o vorrei accadesse. Mi piace inoltre raccontare della vita e dei suoi aspetti positivi.

D: Cosa ricordi invece dell’esperienza a Castrocaro? Come è stato arrivare finalista in un percorso così importante?
R: Questa esperienza mi ha regalato tantissime emozioni. Fino all’anno precedente, guardando il programma in televisione, mi chiedevo quando e se ci sarebbe stato il mio turno. Poi ho partecipato alle selezioni e con grande sorpresa sono arrivato tra gli 8 finalisti dei 400 presenti provenienti da tutta l’Italia. La soddisfazione più grande è stato quello di portare un mio brano; questo mi ha permesso di essere doppiamente felice.

D: Qual è il ricordo più bello che ti lega alla musica?
R: Il ricordo più bello che mi lega alla musica risale a quando ero più piccolo e partecipavo ai Festival in giro per la Sicilia e condividevo le serate con un ragazzo di nome Piero Barone, con il quale sognavamo e condividevamo questa grande passione, sperando di affermarci in questo mondo. Tutto partiva come uno scherzo e un gioco, ma alla fine vedere affermare un grande artista come Piero Barone de “Il Volo” è stata la più grande emozione, anche se non mi è capitata personalmente. La musica è condivisione, quindi è gioire dei successi e delle emozioni delle persone care. Nonostante per impegni lavorativi siamo distanti, è una cosa bellissima.

D: Raccontaci del tuo nuovo progetto dalle sonorità decisamente più dance? Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo tipo di stile?
R: Mi ha spinto la creatività. Sono un ragazzo molto estroverso che ha bisogno di sperimentare e creare qualcosa di nuovo dal quale posso trarre beneficio. Lo stile è stato definito col mio produttore artistico “Move pop” per sottolineare la sonorità dance e groove e il pop che mi caratterizza nei testi. Inizialmente è stata una scommessa, poi inserendomi nel mercato musicale italiano abbiamo scoperto la tendenza musicale che rispecchia questo genere di sonorità.

D: Quale credi sia il segreto di un grande artista?
R: Penso che il grande segreto di un’artista sia quello di non snaturare la sua anima e seguire un proprio progetto senza farsi incantare dal successo e dalla notorietà. Un grande artista è colui che cerca di migliorarsi, segue la strada più giusta per arrivare a più gente possibile.

D: Se ad oggi non fossi stato affermato avresti mai affrontato un percorso diverso nella musica come ad esempio quello di un talent?
R: Tutto quello che si fa per riuscire ad emergere ben venga; con i talent il filo è sottile perché possono essere un grande trampolino di lancio se si è seguiti da grandi produzioni. Allo stesso tempo possono essere un salto nel vuoto perché si preferisce più in là seguire nuovi progetti. Io sono più per le radio, la musica libera, la vera espressione della propria arte, difendendo le proprie idee. Qualsiasi strada positiva porta a cose buone.

D: Quali sono gli artisti che più hanno influenzato le tue sonorità o che semplicemente apprezzi maggiormente?
R: Io non sono un ragazzo che ascolta molta musica, proprio per non farmi influenzare e far si che tutto sia più spontaneo; cerco di ascoltare meno radio possibile e trovo nuove soluzioni a livello di scrittura e sonorità diverse per sperimentare, cercando di variare i canoni della sonorità italiana.

D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R: Abbiamo un album in lavorazione che avrà luce al massimo i primi mesi del 2017, inoltre stiamo lavorando per Sanremo Giovani, un percorso che potrebbe portarmi molte soddisfazioni e gioie.


Ringraziamo Gero Riggio per la collaborazione, augurandogli di continuare a regalare emozioni attraverso la sua musica.

 

Recensione a cura di Stefania Meneghella
Intervista realizzata da Manuela Ratti
Pubblicazione a cura di Roberta Giancaspro

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