Credits: NOAA/NASA/DSCOVR - EPIC

Nel punto di Lagrange L1, a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, è situato un satellite meteorologico della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), chiamato “DSCOVR”.

DSCOVR (una partnership tra NOAA, NASA e US Air Force) è stato lanciato l’11 febbraio 2015, con l’obiettivo di osservare perennemente il lato soleggiato della Terra: ogni due ore, grazie allo strumento EPIC (Earth Polychromatic Imaging Camera), scatta foto complete del nostro pianeta, le quali quotidianamente sono pubblicate sul sito Web della missione (clicca qui).

La Terra e la Luna fotografati dal satellite DSCOVR della NOAA, da 1,5 milioni di km. Credits: NOAA/NASA/DSCOVR – EPIC

Il “Deep Space Climate Observatory” (DSCOVR), oltre ad osservare costantemente la Terra, monitora il vento solare in tempo reale, per accelerare l’invio di avvisi meteorologici, inerenti alle tempeste geomagnetiche in arrivo.

Solitamente, le tempeste geomagnetiche provenienti dal Sole, hanno il potenziale per danneggiare quasi tutte le reti elettriche, le telecomunicazioni, l’aviazione e il GPS (anche i piloti degli aerei leggono gli avvisi sul meteo spaziale, poiché alcuni di essi percorrono rotte polari).

E non solo: secondo un rapporto eseguito dalla “National Academies”, una tempesta geomagnetica estremamente grande, potrebbe comportare danni economici negli Stati Uniti fino a 2.000 miliardi di Dollari.

Ricordiamoci che anche i settori dell’agricoltura di precisione e del trasporto aereo utilizzano i satelliti GPS.  

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L’ombra dell’eclisse solare anulare proiettata sulla Terra (l’ombra è la macchia scura). Foto scattata dal satellite DSCOVR della NOAA, da 1,5 milioni di km. Credits: NOAA/NASA/DSCOVR – EPIC

Il DSCOVR, grazie alla sua posizione, può inviarci un avviso dai 15 ai 60 minuti prima che una tempesta di particelle raggiunga la Terra. Questo preavviso sarebbe sufficiente per “modificare” le orbite dei satelliti, e proteggerli dalle tempeste solari.

LO STRUMENTO “EPIC” DEL SATELLITE “DSCOVR”

EPIC (Earth Polychromatic Imaging Camera) è uno spettroradiometro a 10 canali (317–780 nm), collocato nel satellite della NOAA “DSCOVR”.

Il suddetto strumento fornisce 10 immagini spettrali a banda stretta dell’intera faccia della Terra illuminata dal sole, utilizzando un rivelatore CCD (Charge Coupled Device) da 2048×2048 pixel, accoppiato a un telescopio Cassegrain con una apertura di 30 cm.

EPIC non solo ci regala delle foto eccezionali della Terra (a volte fotografa la Luna in transito e l’ombra delle eclissi proiettata sul nostro pianeta), ma è utile anche per studiare l’ozono, gli aerosol, la riflettività e l’altezza delle nuvole, le radiazioni UV ecc…

La Terra e la Luna fotografati dal satellite DSCOVR della NOAA, da 1,5 milioni di km. Credits: NOAA/NASA/DSCOVR – EPIC

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LO STRUMENTO “NISTAR”

NISTAR, installato nel satellite DSCOVR, misura la luce solare assorbita e riflessa dalla Terra. In altre parole, cerca di capire quanta energia solare colpisce la Terra, e quanta ne viene riflessa.

Ad esempio, se la Terra trattiene più energia solare di quanta ne espella, allora il nostro pianeta si riscalderà ulteriormente.

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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