
Il fascino delle opere d’arte spesso si intreccia con le storie dei loro autori, le vicende che le circondano e i misteri che possono celare. Un esempio emblematico è il dipinto dell’Ecce Homo, attribuito a Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio. Questo capolavoro è stato recentemente rinvenuto in una lussuosa residenza a Madrid, ispirando il regista Àlvaro Longoria a realizzare un documentario intitolato Il Caravaggio Perduto. La pellicola sarà proiettata nelle sale cinematografiche italiane il 10, 11 e 12 marzo 2025, grazie alla distribuzione di Fandango.
Il caravaggesco thriller sull’ecce homo
Il film di Longoria si presenta come un thriller avvincente, ricco di chiaroscuri, tipici dello stile caravaggesco. Pur essendo un documentario, il lavoro riesce a catturare l’attenzione del pubblico, approfondendo la figura leggendaria di Caravaggio e quella della famiglia di collezionisti spagnoli che ha custodito l’opera nel proprio salone.
La sinossi ufficiale del film descrive una situazione incredibile: una signora anziana di Madrid porta un vecchio quadro a un’asta, scoprendo che vale 1.500 euro. Solo 24 ore dopo, la situazione cambia radicalmente quando si rende conto che il dipinto potrebbe essere un capolavoro perduto di Caravaggio, il cui valore sale a 300 milioni di euro. Questo evento, avvenuto l’8 aprile 2021, ha dato inizio a un misterioso thriller che ha catturato l’attenzione del mondo dell’arte.
Il cast del documentario
Nel film, oltre al dipinto e alla famiglia proprietaria, emerge la figura di Jorge Coll, un mercante d’arte che ha collaborato con i suoi soci per seguire il restauro, l’attribuzione e la vendita di quest’opera d’arte fino ad allora sconosciuta.
La testimonianza di quella che è stata considerata la più grande scoperta artistica degli ultimi trent’anni è fornita anche da figure come Andrea Lullo e Filippo Benappi, coinvolti nella vendita del dipinto, Andrea Cirpiani, responsabile del restauro, Jaime Mato, direttore della casa d’aste Ansorena, che ha esposto l’opera per la prima volta, e Maria Cristina Terzaghi, tra le curatrici della mostra Caravaggio 2025.
L’ecce homo in mostra a roma per il giubileo
Maria Cristina Terzaghi ha evidenziato la presenza dell’Ecce Homo nella mostra Caravaggio 2025, attualmente in corso a Roma in occasione del Giubileo. Ha dichiarato che per la prima volta il dipinto lascia la Spagna per essere esposto in Italia, offrendo l’opportunità di discuterne la datazione accanto ad altre opere napoletane.
Fino a ottobre 2024, il capolavoro era esposto al Museo del Prado di Madrid, dove tornerà a essere visibile in modo permanente. David García Cueto, che ha seguito l’intera vicenda dell’opera per il museo madrileno, ha sottolineato che un evento simile non si verificava da quarantacinque anni, con un consenso unanime da parte della critica specializzata riguardo all’attribuzione di un’opera.