
Firenze, 7 marzo 2025 – L’evento “Clara Calamai, lo scandalo di essere attrice” rende omaggio a una delle figure più emblematiche del cinema italiano, in concomitanza con la Giornata internazionale della Donna. La manifestazione avrà luogo martedì 11 marzo alle ore 18, presso il foyer de La Compagnia, dove sarà inaugurata una mostra dedicata a Clara Calamai, celebre attrice pratese. La mostra presenterà una selezione di foto e locandine dei film che l’hanno vista protagonista. In seguito, sarà proiettato “Profondo Rosso” di Dario Argento, in versione restaurata.
Il programma prosegue lunedì 17 marzo alle ore 16 con un incontro presso la Mediateca Toscana, dove i critici Federico Berti e Stefano Socci discuteranno della carriera di Calamai, seguita dalla proiezione di “Ossessione”, capolavoro di Luchino Visconti. L’evento è parte dell’iniziativa “La Toscana delle Donne” promossa dalla Regione Toscana, volta a valorizzare il contributo femminile nel mondo del cinema.
Dettagli dell’evento
L’inaugurazione della mostra avrà luogo martedì 11 marzo 2025, alle ore 18, presso il foyer de La Compagnia, situato in via Cavour 50/r a Firenze. L’ingresso sarà gratuito. Dopo il taglio del nastro, Cristina Manetti, Capo di Gabinetto alla Presidenza della Regione Toscana e ideatrice dell’iniziativa “La Toscana delle Donne”, sarà presente all’evento. La mostra rimarrà aperta fino al 19 marzo, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare il lavoro di Calamai attraverso immagini storiche e locandine significative.
In aggiunta, lunedì 17 marzo si svolgerà un incontro in Mediateca Toscana, in via San Gallo 25 a Firenze. L’evento, anch’esso ad ingresso libero, vedrà la partecipazione di Federico Berti e Stefano Socci, introdotti dalla giornalista Elisabetta Vagaggini. Durante l’incontro, verranno analizzate le tappe fondamentali della carriera di Calamai, seguite dalla proiezione di “Ossessione”, un film che ha segnato un’epoca nel panorama cinematografico italiano.
La carriera di Clara Calamai
Clara Calamai, nata a Prato nel 1909 e scomparsa a Rimini nel 1998, è stata una figura di spicco nel periodo del cinema italiano noto come “telefoni bianchi”, che va dal 1934 al 1943. La sua carriera è caratterizzata da collaborazioni con registi di grande rilievo come Aldo Vergano e Alessandro Blasetti, contribuendo alla sua notorietà attraverso opere come “Ettore Fieramosca” e “La cena delle beffe”. Calamai ha anche interpretato ruoli significativi nel neorealismo italiano, con titoli come “L’adultera” e “Carne inquieta”.
La sua vita personale è stata segnata da eventi drammatici, inclusi pettegolezzi e scandali che l’hanno portata a tentare il suicidio in gioventù. Tuttavia, la sua resilienza l’ha condotta a Roma, dove ha potuto intraprendere una carriera cinematografica, sfidando le convenzioni sociali del tempo. La sua audacia si è manifestata anche in ruoli provocatori, come quello nel film “La cena delle beffe”, dove ha realizzato una delle prime scene di nudo nella storia del cinema italiano.
Un’icona del cinema italiano
Clara Calamai è stata un’icona del cinema che ha incarnato diversi archetipi femminili, da vamp a donna fatale. La sua versatilità le ha permesso di adattarsi ai cambiamenti del panorama cinematografico, interpretando ruoli che andavano dalle sante alle peccatrici, riflettendo le dinamiche sociali e culturali del suo tempo. La sua carica espressiva e il suo stile unico l’hanno resa una figura di riferimento, tanto da ricevere riconoscimenti come i Nastri d’Argento.
Il suo ultimo ruolo significativo è stato in “Profondo Rosso” di Dario Argento, un film che ha segnato un punto di svolta nella sua carriera e nella storia del cinema italiano. In questo thriller, Calamai ha interpretato un personaggio complesso e affascinante, contribuendo a consolidare la sua eredità nel mondo del cinema. La sua carriera, costellata di successi e sfide, rappresenta un capitolo fondamentale nella storia del cinema italiano e continua a ispirare nuove generazioni di artisti.