Attore

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Francesco Testi è un volto noto della televisione italiana, ma tante sono state le esperienze che l’hanno resto quello che è ora.

17799368_1521814551162917_580728257060587728_nDopo aver recitato nel film Sexum Superando – Isabella Morra, regia di Marta Bifano, e in teatro nella commedia Il primo che mi capita, regia di Antonio Giuliani, nel 2010 debutta sul piccolo schermo come attore, recitando nel ruolo di un conte nella terza stagione della serie TV Caterina e le sue figlie. La notorietà arriva con il ruolo di Giancarlo Fontamara nella miniserie TV Il peccato e la vergogna, che lo vede al fianco di Gabriel Garko e Manuela Arcuri. Nel 2011 ottiene il suo ruolo più importante insieme all’altro gieffino Raniero Monaco di Lapio, ovvero da protagonista in Sangue caldo, miniserie di Canale 5, nuovamente insieme a Manuela Arcuri.

Nel 2012 è tra i protagonisti della fiction L’onore e il rispetto 3, al fianco di Gabriel Garko e Alessandra Martines, interpretando il ruolo del commissario Renè Rolla. Sempre nello stesso anno è protagonista, al fianco di Sabrina Ferilli, della miniserie Rai Né con te né senza di te, dove interpreta il ruolo del conte Pietro. Nel 2013 è tra i protagonisti della fiction Baciamo le mani – Palermo New York 1958, con Virna Lisi e Sabrina Ferilli.

Nel 2014 torna a interpretare il ruolo di Giancarlo Fontamara nella seconda stagione de Il peccato e la vergogna. Inoltre è protagonista della fiction Furore – Il vento della speranza. L’anno seguente entra nel cast della terza stagione della serie TV spagnola Velvet, dove interpreta il ruolo di Marco Cafiero, un imprenditorie italiano che si trasferisce in Spagna per occuparsi della direzione dell’atelier di moda Velvet.

Lasciamo la parola a Francesco Testi con l’augurio più grande di proseguire in questo meraviglioso percorso.


D: Come ti avvicini al mondo della recitazione?
R: Ai tempi del liceo mi affascinò il lavoro dell’attore durante una rappresentazione teatrale. Ho iniziato a studiare recitazione intorno ai ventidue anni ma la formazione intensiva l’ho iniziata solo nel 2007 dopo essermi trasferito a Roma.

D: Come pensi la tua vita e il tuo carattere siano cambiati grazie alla recitazione?
R: Col passare degli anni sono diventato più riflessivo; prima ero spesso impulsivo. Questo lavoro, fatto in un certo modo, è un perfetto modo di fare auto analisi in maniera molto profonda.

D: Qual è l’esperienza per te più formativa compiuta in questi anni?
R: Certamente il lavoro in Spagna (Velvet). Lavorare all’estero in un’altra lingua e con un personaggio agli antipodi rispetto a come sono io mi ha messo a dura prova. È anche stata un’ottima occasione per accrescere ulteriormente la mia esperienza come attore.

D: Ti piacerebbe tornare a calcare i palchi teatrali?
R: Certamente si. Manco dal teatro da diversi anni. Il teatro regala sensazioni indescrivibili. Mi piacerebbe ritornare in teatro con un’altra commedia.

D: Per quanto riguarda il cinema invece, in che ruolo o in che genere ti piacerebbe cimentarti?
R: Anche per quanto riguarda il cinema sono sempre stato attratto dalla commedia perché è un genere che trovo molto stimolante e meno stressante, ma se potessi scegliere un ruolo opterei per una storia in stile “Fuga di mezzanotte”.

D: Nel 2015, invece entri a far parte della serie tv spagnola “Velvet”. Quali sono le differenze che hai riscontrato tra la fiction italiana e questo ambiente? Cosa apprezzavi del tuo personaggio?
R: L’ambiente di lavoro in Spagna è un po’ più rilassato. I tempi per girare una fiction in Italia sono sempre più stretti e questo porta tutti i reparti (tecnici e artistici) a dover correre. A Madrid si lavora ancora con tempi “umani”. Il mio personaggio è molto lontano da me e, se fosse una persona reale, non godrebbe della mia stima, però mi ha dato la possibilità di cambiare registro e arricchire il mio bagaglio a livello artistico.

D: E’ un’esperienza che rifaresti quella all’estero? Se si, dove ti immagini?
R: Per il giusto ruolo tornerei in Spagna anche domattina.

D: Qual è un’esperienza con la quale vorresti arricchire il tuo bagaglio?
R: Ho già lavorato come regista. A tal proposito con l’associazione Senza Veli Sulla Lingua presenterò a Milano il 10 aprile “Oltre la finestra”, un cortometraggio sulla violenza domestica che ho scritto, diretto e filmato pochi mesi fa proprio a Madrid. Mi piacerebbe cimentarmi con la regia di un lungometraggio.

D: Come ti immagini tra dieci anni?
R: Non mi piace immaginarmi nel futuro. Spero che potrò guardare al passato senza rimpianti. Mi auguro questo.

D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R: Sto lavorando su due soggetti che mi piacerebbe far diventare due film. Staremo a vedere.


Ringraziamo Francesco Testi per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandogli di continuare a sorprenderci e a sorprendersi.

 

Recensione a cura di Stefania Meneghella
Intervista realizzata da Manuela Ratti
Pubblicazione a cura di Roberta Giancaspro

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