Cantante 


Bisogna sempre combattere per i propri obiettivi e i propri sogni ed Enrico Bevilacqua, cantautore che conosceremo oggi ne è la dimostrazione. Con la sua tenacia ha raggiunto importanti traguardi per i quali lotta ogni giorno. 

Cover Bevilacqua

Enrico Bevilacqua nasce ad Atessa (CH) nel 1985, bassista di forte estrazione funk è considerato da subito uno dei migliori groover italiani.

Brucia le tappe da giovanissimo e a 19 anni esordisce con il chitarrista calabrese Franco Vinci, suo padre artistico, conosciuto tra gli insegnanti dell’UM di Roma dove Enrico studia basso elettrico.

A 22 inizia la sua collaborazione con il cantante italiano Giò Di Tonno suonando ed esibendosi insieme a lui in tutti i teatri e le piazze più importanti d’Italia e d’Europa fino al 2014.

Nei tour di Giò degli anni 2008/2009/2010 si esibisce anche la cantante argentina Lola Ponce con cui Di Tonno vince l’edizione del Festival di Sanremo numero 58.

Nel 2008 inoltre fonda la Natascia Bonacci Band che si distingue per il sound potente e coinvolgente in cui collaborano i migliori musicisti internazionali capitanati dalla omonima cantante calabrese Natascia Bonacci. La band ha all’attivo più di 200 concerti in tutto lo Stivale.

Enrico Bevilacqua collabora con musicisti importantissimi quali: Patches Stewart, Max Ionata, Daniele Scannapieco, Lorenzo Tucci, Claudio Filippini, Roberto Di Virgilio, Stefano Sastro, Ettore Gentile, Lele Melotti, Adriano Molinari, Derek Wilson, Rosario Jermano, Poogie Bell, Bobby Sparks, Franco Vinci, Juan Carlos Albelo Zamora, Derrick Mckenzie, Eric Daniel, Francesco Isola, Luca Scorziello, Nicola Angelucci, Danny Manzo, Jack Tamà, Giovanni Imparato, Marcello Surace, Stefano Senesi, Lucrezio de Seta, Luca Casagrande, Natalio Mangalavite, Mario Ferrara, Chris Hemingway, Luca Trolli, Lucky Gargiulo e tantissimi altri.

Dal 2015 è Endorser Ufficiale MARK BASS e D’ORAZIO STRINGS.

Nel 2016, dopo l’incontro con Music Force, pubblica per l’etichetta teatina il suo primo album da solista “Brooklyn”, un lavoro di 6 tracce con featuring davvero importanti: Patches Stewart, Poogie Bell, Keith Anderson, Stefano Sastro, Roberto Di Virgilio, Rosario Jermano, Natascia Bonacci e MS AJ.

Lasciamo la parola a Enrico Bevilacqua, con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.


D: Come nasce la tua passione per la musica?
R: Mi avvicino al mondo della musica “vera” tipo Miles, Coltrane, Johnson Zorn, parker e moltissimi altri per merito di un mio carissimo amico e da lì è iniziato il mio cammino. Ho scoperto, poi, Marcus Miller e da lì mi sono innamorato del basso e con la mia tenacia sono diventato suo amico e suono da 5 anni con la sua old band.

D: Come avviene il tuo incontro con Giò di Tonno?
R: Giò l’ho conosciuto tramite il mio amico Danny Manzo, allora suo batterista che venne a sostituire il batterista di Natascia Bonacci in un nostro concerto. Ci conoscemmo, mi chiamò il giorno dopo dicendomi che Gio’ di Tonno cercava un bassista appena vinto il Sanremo con Lola ponce, feci il provino, mi presero e da lì sono molto amico di entrambi.

D: Raccontaci della tua band Natascia Bonacci Band. Come mai questo nome?
R: Sicuramente la strada che abbiamo dentro di noi. Natascia viene da Cosenza Centro Storico in Calabria, io vengo da una contrada di campagna in Abruzzo in mezzo ad una zona industriale. La voglia e la tenacia di realizzare un qualcosa di importante per trovare il tuo equilibrio interno ti fanno toccare mete inimmaginabili.

D: Al 2016 risale invece il tuo primo album solista composto da sei tracce. Cosa comprende la gente di te da questo album?
R: Il 2016 è stato finora sicuramente l’anno più bello della mia carriera musicale. Ho fatto il mio biglietto da visita, il mio Brooklyn insieme a Patches Stewart, Keith Anderson, poogie Bell, Ms Aj, Natascia Bonacci, Rosario Jermano e i miei due fratelli Roberto Di Virgilio e Stefano Sastro che non smetterò mai di ringraziare. Quello che pensa la gente, non mi interessa, quello che mi interessa è che quel disco sono semplicemente io. Un groover, e mi fa piacere che fino ad ora si sono tutti complimentati per il risultato.

D: C’è una traccia dell’ep a cui sei maggiormente legato?
R:  Impiegai più di 4 mesi per scegliere chi doveva cantare la mia traccia SUMMER SUNRISE e alla fine scelsi April Jones Ms AJ da Atlanta, gli mandai la base e una voce guida e le dissi: “fai ciò che vuoi”. Dopo 3 giorni arrivò la traccia nella mia mail, erano le 3 di notte, aprii il file e chiamai a Sastro e Di Virgilio dicendo che era molto bella e piansi tutta la notte di gioia. Quindi sicuramente la mia traccia preferita è SUMMER SUNRISE.

D: Da cosa nasce la scelta di cantare in inglese?
R:La scelta di cantare in inglese anzi cantare e suonare in “Americano” è solo perché voglio presentare un prodotto internazionale. Il 95% dei miei dischi e dei miei live sono tutti all’estero…non so se sia un pregio o un difetto.

D: C’è un sogno che vorresti rendere concreto in ambito musicale?
R:Nella musica si sogna tutti i giorni, il mio è sicuramente quello di essere sempre ben visto dai miei colleghi sia come musicista ma soprattutto come uomo e di vivere sempre di musica.

D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R:l futuro non lo pensò mai, io uso vivere con il “Qui ed Ora”, colgo sempre l’attimo. L’importante è essere sereni con se stessi ed il futuro arriva da solo.


Ringraziamo Enrico Bevilacqua per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandole di continuare a sorprenderci e a sorprendersi.

 

Intervista realizzata da Manuela Ratti

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